venerdì 26 agosto 2011

Lega del cane di Sorrento: Attenzione ai falsi animalisti. Il presidente, Gloria Campese, difende l'associazione dalle calunnie

Fonte: Antonio Fienga

E´ partito da Facebook l´appello a favore di un pitbull in cerca di famiglia. Si tratta di un cane non giovanissimo, soccorso circa sette anni fa dai volontari della sezione sorrentina della "Lega del Cane", ricoverato presso un privato che da allora si prende cura di lui. Quella che sembrava una richiesta di adozione, come tante se ne leggono, sembra essere invece un´accusa ben precisa nei confronti sia dell´attuale affidatario, sia della già menzionata associazione animalista. Nella nota per sensibilizzare i futuri potenziali genitori del pitbull si legge: "Leone, ribattezzato Davide, è un bellissimo pitbull /dogo maschio a pelo bianco raso con una macchia di caffè sul fianco, ed è allo stremo. Stanco di vivere dietro le sbarre. Si trova sulle colline di Sorrento, scheletrico, rinchiuso in una gabbia. Abbandonato da quando era piccolo, si trova rinchiuso in uno sporco e squallido box di 3 mq dal quale non esce mai. Le sue zampe anteriori si stanno deformando perchè appunto non cammina e nessuno interviene affinché ciò venga impedito. Il cane ha un testicolo all' interno per cui verrà castrato a breve, nonostante opposizioni e resistenze di terzi. Con gli umani è molto buono, ha un dolce carattere. Ma come molti cani della sua razza, non è adatto a stare con altri animali, soprattutto maschi. L'appello è quello di trovare le persone giuste per un'adozione, ma seguendo un' attenta procedura di controlli pre e post adozione. Verrà trasportato ovunque con un piccolo contributo spese".


A tale appello ha immediatamente risposto il presidente della sezione Sorrento della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, la dott.Gloria Campese, a cui va il merito di essere riuscita, anche grazie alla valente e continua collaborazione dei volontari, a tamponare il fenomeno del randagismo in Penisola Sorrentina, nonostante una serie di avversità, prima fra tutte l´assenza di un canile. La dottoressa Campese così ha risposto alle notizie divulgate attraverso il noto social network: "A nome dell´associazione tutta chiedo, a chi è responsabile delle notizie diffuse, di evitare di farle pubblicità tanto negativa: nonostante infatti la Lega non sia stata menzionata, è evidente che l´accusa sia rivolta a noi. Sappiamo chi ha interesse a screditarci utilizzando, come strumento per riuscirvi, la storia di "Leone/Davide". Ma permettetemi di raccontarla così come è giusto farlo, senza strumentalizzarla: Leone è stato soccorso sette anni fa a via Zatri a Sorrento: si trovava in un piccolo pollaio, senza mai poter uscire di lì. Intervenimmo immediatamente per risolvere la questione e lo affidammo a persona di fiducia che da allora se ne occupa amorevolmente; in questi anni è stato costante il controllo e l´aiuto sia della nostra associazione, sia di un nostro veterinario di fiducia. E´ vero che Leone è capace di grande dolcezza, ma è anche vero che ha in passato aggredito due cani, addirittura uccidendone uno. Inoltre è capitato che si sia mostrato aggressivo anche nei confronti di persone. Pensare di dare Leone in affido significherebbe non avere alcun rispetto né per chi lo andrebbe ad adottare, né per lui che si allontanerebbe da quella che negli ultimi sette anni è stata la sua casa e dalle persone che da allora sono la sua famiglia. Ci tengo inoltre a sottolineare che Leone esce regolarmente dal box realizzato appositamente per lui e smentisco categoricamente che soffra di qualche male agli arti inferiori. Confermo invece il fatto che Leone abbia un problema ad un testicolo, ma il veterinario che costantemente verifica il suo stato di salute, ha escluso la necessità di intervenire, e ovviamente la nostra associazione ha ottimi motivi per credere che l´opinione del nostro veterinario sia assolutamente affidabile. Volevo terminare la mia rettifica ricordando a tutti che la nostra associazione non ha mai chiesto alcun contributo in denaro al momento dell´adozione di un cane e che nessuno dei nostri volontari o presunti tali, è mai stato da noi autorizzato a chiedere rimborsi o contributi in cambio della consegna di un essere vivente".

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