giovedì 22 dicembre 2011

Controlli pescherie, multe per 2mila euro

Sorrento - Nucleo navale dei militari dell’Arma in azione nell’ambito della operazione “Natale Sicuro” con controlli a tappeto nelle pescherie della costiera sorrentina con sequestro di prodotti ittici destinati alla vendita e non in regola con le norme vigenti e sanzioni amministrative per 2mila euro che hanno colpito i titolari di alcune pescherie della penisola sorrentina. I controlli sono stati eseguiti dal nucleo navale dei carabinieri diretto dal maresciallo Pierluigi Chiocca e coordinato dal capitano Leonardo Colasuonno della compagnia dell’Arma di Sorrento in collaborazione con il personale dell’Asl Na3sud. Nel mirino 6 tra pescherie e depositi ittici nella fascia costiera tra Sorrento e Massa Lubrense dove i carabinieri in seguito alle verifiche del personale veterinario della azienda sanitaria locale hanno posto sotto sequestro 10 chilogrammi di pesce e mitili perché sprovvisti del cartellino di tracciabilità previsto dalla normativa comunitaria europea. Ai trasgressori 2mila euro di multa mentre i quantitativi sequestrati sono stati destinati alla distruzione in seguito ad opportuna ordinanza della magistratura. I controlli del nucleo operativo navale sono stati estesi anche ad alcune imbarcazioni per la pesca senza che sulle stesse venissero rilevate infrazioni. In primo piano anche le condizioni igienico-sanitarie dei locali adibiti alla vendita al dettaglio e dei depositi dove vengono custoditi i prodotti destinati alla vendita con particolare attenzione al peso dei prodotti ed alle condizioni di refrigerazione. Il mirino dei carabinieri rimane puntato sulla vendita sottobanco dei gustosi e proibiti datteri di mare la cui raccolta pur essendo vietata dal 1988 con decreto n.401 del 30 agosto arreca ogni anno danni incalcolabili ed irreparabili alla fauna ed alla flora marina in seguito alla distruzione di centinaia di metri di scogliera da dove i preziosi molluschi vengono estratti per essere destinati al mercato nero dei ristoranti dell’hinterland napoletano e del nord-Italia dove vengono richiesti ed acquistati ad un prezzo superiore ai 100 euro per chilogrammo. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)

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