lunedì 26 marzo 2012

Aumenti Rca auto e I.P.T. per compensare tagli Governo

Provincia di Napoli - La giunta della Provincia di Napoli, su proposta dell’assessore al bilancio e risorse strategiche, Francesco Serao, ha assunto oggi importanti decisioni di natura economica per la vita dell’ente e per poter assicurare alla collettività adeguati servizi gestiti dall’amministrazione provinciale. Per effetto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo del 6 maggio 2011 - si legge nelle delibere approvate - sono stati soppressi la quasi totalità di trasferimenti erariali alla Provincia di Napoli per oltre 61 milioni di euro e considerato che da quest’anno è anche venuto meno il gettito dell’addizionale Enel, pari a circa 38 milioni di euro, si sono rese necessarie delle manovre correttive per far fronte, almeno in parte, ad una situazione che non metteva più in condizione l’ente provincia di poter garantire i servizi da erogare. Pertanto, la giunta provinciale ha deciso di incrementare dal prossimo giugno l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni con la responsabilità civile (RC Auto) di 3,5 punti, portandola dal 12,5% al 16%, nonché di stabilire per l’anno 2012 la maggiorazione del 30% la tariffa di iscrizione al pubblico registro automobilistico (I.P.T.) . Gli introiti stimati comporterebbero un’entrata maggiore per 22milioni e 400mila euro per quanto riguarda l’RC Auto e di 5 milioni per quanto riguarda l’I.P.T.. “Queste misure – ha commentato il Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro – sono dolorose ma inevitabili. Diversamente da quasi la totalità delle altre province ero riuscito lo scorso anno a non intervenire sull’RC Auto e sull’I.P.T., ma i recenti provvedimenti del Governo, che ha stabilito corposi tagli nei confronti delle amministrazioni provinciali, mi vedono costretto ad assumere queste decisioni per poter garantire i servizi indispensabili che spettano al nostro ente”. “Non so se queste misure da sole basteranno a far quadrare il bilancio. Può darsi che sarà necessario qualche altro correttivo, anche se non di questa portata. Lo diciamo ormai da tempo. Il momento è difficile e complesso, specie per gli enti locali che si vedono purtroppo costretti – ha concluso Cesaro - a fare la parte dei cattivi per far fronte alle esigenze nazionali di rigore finanziario”.

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