venerdì 24 agosto 2012

Devastato il monte Faito

Incendi senza precedenti

Vico Equense - Fa tutto parte di un’autentica strategia incendiaria criminale. È il dato che emerge dopo gli spaventosi roghi senza precedenti che da circa dieci giorni stanno dilaniando il massiccio verde del Monte Faito raggiunto dalle fiamme che si sono sprigionate sul versante di Montepertuso della vicina Positano per poi raggiungere Santa Maria del Castello. Un percorso di fuoco bene architettato che rientra nella cosiddetta industria dell’incendio. Non solo follia dei piromani o mozziconi di sigaretta gettati tra la sterpaglia ma soprattutto una strategia dei costi che spinge ad acquistare o affittare con denaro pubblico mezzi aerei forniti da ditte specializzate con relativo guadagno per imprese private. Non solo. Le statistiche confermano che il 10% dei piromani arrestati dalla forestale appartiene ad organizzazioni che per statuto dovrebbero darsi da fare per spegnere gli incendi e non per appiccarli. Addirittura il sisde, il servizio di sicurezza nazionale, aveva ipotizzato in passato il coinvolgimento di associazioni a delinquere nella industria dell’incendio. Il Monte Faito non sembra purtroppo sfuggire ad un indotto di interessi economici legati al rimboschimento ed alla speculazione edilizia sui territori desertificati dalle fiamme. Sotto accusa ci sono il mancato contrasto agli incendi e la scarsa considerazione di progetti capaci di fornire risultati tangibili, appalti spesso per nulla chiari e soprattutto sprechi nella gestione delle risorse economiche con un controverso innalzamento dei costi destinati alle sole attività di spegnimento. Ma la motivazione più frequente è quella della ricerca del profitto con la perdita della attitudine economica del bosco che favorisce il cambio di uso di suoli divenuti poco redditizi con lo stesso bosco che diviene impedimento per attività più remunerative come le speculazioni immobiliari. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli )

Le foto sono di Fabio Fusco da facebook


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