sabato 15 settembre 2012

Dichiarazione alla stampa sui recenti fatti che hanno scosso la Penisola Sorrentina e sull’azzeramento della Giunta Cuomo a Sorrento

di Rosario Fiorentino, consigliere comunale e presidente della Commissione Trasparenza

Sorrento - La ripresa dell’azione sanguinosa della malavita organizzata con i gravi fatti di sangue di Vico Equense e con il delitto di C. Mare impongono a tutti una chiara e netta presa di posizione. Stranamente abbiamo due sindaci che ci dichiarano cose del tutto opposte. Il sindaco di C. Mare che dall’inizio del mandato non ha fatto nulla di concreto e che all’improvviso ci dichiara che la città è completamente assediata dalla camorra che punta sui flussi di denaro in arrivo e quello di Vico che afferma che la camorra non esiste o non c’è. Due dichiarazioni diametralmente opposte che fanno sicuramente riflettere e reagire. Un dato è certo c’è una forte ripresa della presenza fisica sia con lo spaccio che con il riciclaggio di denaro sporco in operazioni economiche. Recenti informazioni ricevute fanno seriamente preoccupare per i contenuti e la concreta possibilità di far avanzare e penetrare nel tessuto economico e sociale elementi collegati alla camorra dei clan della zona della Provincia di Napoli. Imprenditori senza scrupoli che dopo aver saccheggiato e distrutto agrumeti e risorse naturali uniche al mondo cercano di disfarsi dell’area contattando e trattando affari di milioni di euro in barba alle leggi ,al buon senso, alla trasparenza e legalità. Qui non si tratta di un operazione solo economica. Qui ci va di mezzo l’economia sana fatta di impegni quotidiani, di sacrifici e abnegazione. Abbiamo il dovere di fermarli. Così come allarme è stato più volte lanciato dal senatore Raffaele Lauro sulla strisciante azione della camorra e dei capitali ed investimenti anche in Penisola Sorrentina zona accerchiata e circondata da diversi clan che girono nell’orbita locale.


Ma seria preoccupazione desta anche l’uso disinvolto della cocaina e più in generale della droga sia essa leggera e non. Del silenzio di tanti ed in primo luogo della Chiesa locale che invece di stare in trincea con le famiglie è difficile comprendere cosa concretamente faccia al riguardo. Ma un esempio concreto di comportamento può farlo la nuova Giunta Municipale rispolverando una proposta fatta qualche tempo fa da rappresentanti dell ‘ UDC e del PDL, che ,manco a farlo a posto, a Sorrento amministrano insieme. Il test antidroga di noi amministratori a partire dalla nuova Giunta fino all’ultimo consigliere cosi per una volta siamo noi rappresentanti eletti a dare l’esempio e non i ragazzi. Per una volta siamo noi che ci sottoponiamo al test antidroga anche per sgombrare il campo da insinuazioni e maldicenze che circolano e dimostrare ai ragazzi che si può vivere senza sballarsi. Auspico e faccio appello al Piano Sociale di Zona perché incalzi con iniziative e sensibilizzazione la comunità ed i rappresentanti delle Istituzioni locali e sindacali per una comune presa in carico. Insieme per Sorrento starà a fianco dell’amministrazione comunale di Sorrento per ogni utile e urgente iniziativa al riguardo. In questo ibrido contesto la crisi amministrativa con l’azzeramento della Giunta Municipale è un elemento che va repentinamente risolto . Vero è che la squadra se opera bene non si cambia. Ed infatti l’analisi di due anni e sei mesi di conduzione del Comune di Sorrento non è stato soddisfacente al punto di sostituire ben tre assessori il 50% e non è detto che nel prosieguo circostanze ,fatti e situazioni imporranno nuovi e più significativi aggiustamenti anche non voluti. L’importante che non venga premiato l’appartenenza a scapito della competenza e delle capacità di condurre e guidare la città di Sorrento. Il sindaco deve capire e comprendere che ,ripeto ,deve sprigionare l’ autorevolezza di un sindaco per il bene comune ,il bene pubblico. Non si tratta di esercitare il potere a favore o contro qualcuno o peggio a discapito della rappresentanza che gli elettori hanno riconosciuto ad ognuno delle liste presenti ma ,almeno per la carica istituzionale di aprire una consultazione che vada oltre gli steccati della maggioranza e che venga scelto un candidato espressione di un più ampia intesa e condivisione sempre che bisogna procedere alla sostituzione. All’atto dell’insediamento di Mario Acampora la posizione della lista è stata chiara e limpida. Un voto ed un atto di responsabilità a favore della città senza preoccuparci di votare un componente di maggioranza. Oggi la candidatura di Insieme per Sorrento ha cercato e cerca di aprire scenari nuovi mantenendo inalterato il rapporto tra minoranza e maggioranza cosi come del resto si è sentito dire in giro. Quello che appare invece è una mediocre ed insufficiente operazione di basso livello.

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