domenica 23 settembre 2012

È un milione di euro la cifra sotto la lente

Fonte: Bianca De Fazio La Repubblica Napoli 

Un milione 55 mila euro. A tanto ammonta, nel bilancio della Regione Campania, la spesa per i nove gruppi consiliari. Un milione 55 mila euro all' anno per il funzionamento dei 9 gruppi consiliari: cifre lontane da quelle che hanno fatto scoppiare lo scandalo nella Regione Lazio. E dato che a Roma l' inchiesta è focalizzata sui soldi spesi dal gruppo Pdl, in Campania il capogruppo dello stesso partito, Fulvio Martusciello, diffonde seduta stante il rendiconto consuntivo delle entrate e delle uscite del suo gruppo dal primo gennaio al 31 luglio di quest' anno. Le entrate ammontano a poco più di 178 mila euro (compresi 22 mila euro di avanzo di gestione dell' anno precedente), le uscite a 170 mila. Come sono stati spesi questi soldi? 2.454 euro per l' acquisto di giornali e riviste, 1.600 per procurarsi il materiale d' ufficio, 11 mila per spese di rappresentanza, convegni e manifestazioni, 14 mila per rimborsi ai consiglieri per collaborazioni e consulenze, 8 mila per le tasse relative a quest' ultima voce, 124 mila per le quote spettanti ai singoli consiglieri, 278 euro in spese per la stampa e l' informazione. Tutto nero su bianco. «Perché non c' è nulla da nascondere». I soldi destinati ai gruppi consiliari vengono depositati sul conto corrente di ciascun gruppo presso il Banco di Napoli. Conto corrente al quale si attinge per le varie esigenze. Conto corrente che, in molti casi, è l' unica testimonianza dei vari movimenti di soldi, per quanto riguarda gli anni trascorsi, visto che i gruppi non hanno una propria ragioneriae dunque non necessariamente conservano i rendiconti.
 
Per risalire agli spostamenti di denaro bisogna controllare in banca, andando indietro negli anni, i movimenti dei vari conti. Ma attenzione. Se per il funzionamento dei gruppi la somma ammonta a poco più di un milione, altre voci rimpinguano le disponibilità economiche dei consiglieri, anche se i soldi in questione non arrivano nelle loro mani: solo se stipulano contratti con collaboratori (magari i cosiddetti portaborse) o con addetti stampa, la ragioneria del Consiglio paga (secondo le cifre stabilite in quei contratti) direttamente i collaboratori. Per ogni consigliere sono a disposizione 21 mila euro all' anno (1 milione 260 mila euro in tutto visto che i consiglieri sono 60) per spese di comunicazione fatturate e 2.500 euro al mese (150.000 euro al mese per tutto il Consiglio, 1 milione e 800 mila all' anno) per i collaboratori o le cosiddette attività politiche. Tutto fatturato. Altro discorso per le spese di funzionamento dei gruppi consiliari. Definite da ogni singolo gruppo secondo un proprio regolamento (così come prevede una legge regionale). «Per questo, insieme agli altri capigruppo, si è deciso che sin dalla prossima riunione del Consiglio presenteremo un regolamento che sia valido per tutti - afferma Peppe Russo, capogruppo del Pd - non si può scherzare coi soldi pubblici». Che il Pd spende, e sono circa 19 mila euro al mese (divisi tra i 14 consiglieri), in spese di tipografia, convegni, sito web, campagne stampa, spazi autogestiti sulle tv. Circa il 60 per cento dei 19 mila euro al mese del gruppo Pd se ne va così. Il resto è distribuito ai singoli consiglieri, per le loro attività sul territorio (da documentare con una dichiarazione che renda conto di quanto si è fatto). Mentre il gruppo di Caldoro Presidente (6 consiglieri) li spende - e le voci le snocciola Gennaro Salvatore, il capogruppo - per comprare giornali e riviste, per l' acquisto di testi giuridici, per le iniziative sul territorio, per le manifestazioni di gruppo a valenza istituzionale come la presentazione di iniziative legislative, per rimborsi spese per un consulente in diritto amministrativo e legislativo contrattualizzato a costo zero (un consulente, insomma, che non viene pagato ma al quale vengono rimborsate le spese), per attività di comunicazione di gruppo, per spese di rappresentanza, per rimborsi spese per trasferte istituzionali del gruppo o di dipendenti del gruppo, per rimborso spese per il personale dipendente assegnato al gruppo impegnato oltre l' orario lavorativo per il sito internet. «Tutto rendicontato».

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