giovedì 13 settembre 2012

Fecondazione, Idv presenta mozione: No a ricorso sulla legge 40 'Più divieti che opportunità per coppie, va riscritta'

Italia dei Valori chiede al governo di "non presentare ricorso alla Grande Camera della Corte Europea contro la sentenza del 28 agosto scorso, al fine di tutelare i diritti delle coppie italiane che desiderano un figlio sano ricorrendo alla diagnosi preimpiantatoria dell`embrione, al pari di quanto previsto in moltissimi altri Paesi del mondo e ad assumere tutte le iniziative idonee a rispettare la sentenza di Strasburgo". E' quanto si legge nella mozione presentata da Italia dei Valori, a prima firma Palagiano, Di Pietro, Donadi. "La Legge 40, sin dalla sua approvazione, si è dimostrata inadeguata - sostiene Idv - a garantire i diritti delle coppie italiane, ponendo più limiti e divieti che opportunità e per questo è necessaria una riscrittura che adegui la normativa nazionale alle diverse sentenze emerse in questi anni dai tribunali italiani ed europei. Concedere la possibilità alle coppie italiane fertili, ma portatrici di gravi patologie, di accedere alle tecniche di fecondazione assistita e ricorrere alla diagnosi preimpiantatoria non significa parlare di eugenetica, non significa manipolare i geni per migliorare la razza, né scegliere l`aspetto che dovrà avere il nascituro, ma significa garantire a tutte le coppie che lo desiderano di poter avere un figlio sano e di non fare ricorso all`aborto terapeutico".

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