martedì 25 settembre 2012

Flora Beneduce: “La politica recuperi dignità attraverso l’etica cristiana”

Flora Beneduce
Vico Equense - “Mala tempora currunt. Gli scandali che stanno travolgendo una parte del mondo politico derivano da un’immoralità diffusa, da un progressivo allontanamento dai valori cristiani e da una colpevole incapacità di perseguire il bene comune”. Con queste parole, Flora Beneduce, componente del coordinamento provinciale Pdl, commenta le dimissioni di Renata Polverini, presidente della regione Lazio. “Mi sento molto vicina alla Polverini – continua la dottoressa Beneduce -. È una donna sana, di valori saldi e retta nella gestione della cosa pubblica. Purtroppo ha dovuto scontare le colpe di chi ha creduto che gli interessi personali fossero più desiderabili di quelli comunitari, di chi ha indegnamente speculato per trarre profitto, di chi ha agito in nome del denaro, del potere, del meschino piacere di spacciare per servizi offerti il proprio losco guadagno. Giocare con le tasche delle persone è un po’ come giocare con le loro anime. Pagare il conto è un atto dovuto. Peccato che a pagare non siano stati solo i vari Fiorito, Lusi, Penati, bensì una donna sempre vicina alla gente, attenta ai disagi sociali e pronta agli interventi di sostegno concreto. L’invito del cardinale Angelo Bagnasco, in occasione dell’apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei, alla morigeratezza e al recupero dei valori è un segnale importante lanciato ai cattolici e non solo. Si scelgano i governanti, non si accettino figure torbide, che mettono a disagio gli onesti e inquinano la politica. Urge una nuova etica, che soppianti il malcostume imperante e affermi una dimensione di servizio e di disponibilità. Non sono più giustificabili spese smodate a fronte di difficoltà economiche che logorano sempre più famiglie”. Per Flora Beneduce è necessario che la politica ritrovi dignità. “In ogni campo, l’onestà, la solidarietà e il rispetto siano direttrici d’azione – conclude -. Oggi più che mai, chi governa deve privilegiare l’interesse pubblico, sentirsi responsabile per ogni cittadino, dimostrare con i fatti che l’impegno individuale può regalare progresso e crescita a tutta la comunità”.

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