giovedì 13 settembre 2012

Palagiano: La ludopatia non si combatte con gli annunci

“Prima 500 metri, poi 200, poi più niente. Azzerate dall'ultima versione del decreto Balduzzi le distanze tra le sale da gioco e i cosiddetti luoghi sensibili. Un generico non in prossimità che non servirà a combattere e prevenire un fenomeno che nel nostro paese coinvolge un numero sempre più alto di persone e, purtroppo, moltissimi giovani. Lo Stato italiano sembra ignorare deliberatamente il problema, tanto che qualcuno inizia a sospettare che la lobby delle slot machine sia entrata in Parlamento". E' quanto dichiara il responsabile Sanità dell'Idv, Antonio Palagiano, in merito alle modifiche apportate dal decreto sulla sanità su interventi contro la ludopatia. "Le idee che il ministro Balduzzi ha esposto in questi mesi non hanno trovato posto nel suo decreto - ha aggiunto Palagiano - lasciando nell'aria parole e promesse ma pochissimi fatti concreti. Credo che le numerose audizioni ed indagini conoscitive svolte in questo mesi dal Parlamento abbiano indicato chiaramente la gravità di un problema sociale del nostro Paese che va contrastato con ogni mezzo possibile e non certo con la leggerissima carezza proposta in questo decreto. Ricordiamoci che gli italiani nel 2010 hanno speso 12 miliardi di euro col solo gratta e vinci e secondo il CNR l'11% dei ragazzini che gioca d'azzardo rischia di diventare uno scommettitore patologico. Eppure il paradosso è che questo è l'unico settore in cui il precedente governo ha abbassato le tasse: nel 2005 la tassazione era del 29%, nel 2011 è stata ridotta all'11%”.

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