domenica 16 settembre 2012

Questo piano paesistico non s’ha da fare

di Tonino Scala, responsabile Enti Locali di Sel

Era ora. Era ora che qualcuno si accorgesse quello che sta accadendo in questa regione. Da mesi denunciamo ciò che potrebbe accadere con l’approvazione della legge regionale che modifica il piano paesistico. Il 9 giugno in una conferenza stampa congiunta con il Psi lanciammo l’allarme recepito dall’opposizione in consiglio regionale. Quella legge aveva ed ha un obiettivo, quello di di esautorare i nostri Comuni di buona parte dei loro poteri nella programmazione e pianificazione territoriale, facendo venire meno il cardine normativo su dimensionamento delle attività produttive e delle strutture turistiche, consentendo, così, di sacrificare le aree verdi pubbliche a favore di un’espansione indiscriminata del cemento. Scelte scellerate che incideranno negativamente sulla già precaria tutela e salvaguardia del nostro territorio. Oggi arriva per fortuna l’appello non della sinistra radicale ma di intellettuali ed urbanisti, storici dell’arte, agronomi ed ambientalisti i. «Blocchiamo l’ultimo assalto al territorio della Campania. Salviamo la Costiera Sorrentino - Amalfitana». Un appello a Napolitano, a Monti ed al ministro dei Beni Culturali, Ornaghi, affinché scongiurino l’approvazione del disegno di legge "Norme in materia di tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania", che sarà discusso il 18 settembre in consiglio regionale. Firme note e prestigiose, quelle dei sottoscrittori. Eccone alcui: lo storico della letteratura Alberto Asor Rosa; gli urbanisti Vezio De Lucia, Sauro Turroni, Paolo Berdini, Pierluigi Cervellati; l’archeologo Salvatore Settis, per 11 anni direttore della Scuola Normale di Pisa;lo storico Piero Bevilacqua; la fondatrice di Italia Nostra Desideria Pasolini dall’Onda. Ci sono il Wwf, Legambiente, Italia Nostra. Ancora, aderiscono Rita Paris, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Palazzo Massimo; lo storico dell’arte Andrea Emiliani; Gino Famiglietti, direttore regionale del ministero per i Beni Ambientali e Culturali; Carlo Iannello, presidente della commissione urbanistica del consiglio comunale di Napoli; l’agronomo Antonio di Gennaro. Appello che arriva in concomitanza di altro appello lanciato in queste ore dal Presidente del consiglio Monti con un provvedimento che mira finalmente a porre un freno alla cementificazione e a salvaguardare i terreni agricoli. Un provvedimento molto significativo, che rimedia a molti mali che caratterizzano l'Italia, la società italiana e l'economia italiana, oltre che il suolo italiano. Speriamo di riuscire a bloccare l’ennesimo sacco che porta ad un ragionevole dubbio: quale speculatore amico sarà beneficiario di quanto si vuole predisporre?

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