venerdì 14 settembre 2012

Sempre lo stesso film: scarichi illegali nel Sarno, divieti di balneazione in Penisola sorrentina

“Queste ore – scrive in un comunicato la rete Faro del Sarno - sono caratterizzate da due fatti molto gravi per il Golfo di Napoli. Le prime piogge hanno provocato esondazioni in alcuni punti e si è ripetuto il fenomeno degli scarichi illegali da parte di aziende o imprese che approfittano di queste occasioni e dell’allentamento dei controlli per immettere nel fiume di tutto e di più come si può vedere sulle sponde e alla foce. L’Arpac ha dichiarato non balneabili alcuni tratti di costa tra Vico, Meta e Sorrento. Gli allarmi e le denunce avanzate in questi mesi dalle associazioni ambientaliste, le interrogazioni e le mozioni in sede parlamentare e di consiglio regionale non erano infondate, la regione Campania si è distinta per il suo immobilismo su questo terreno e assumendo,di fatto, anche l’onere del completamento delle opere per il Sarno ha ulteriormente appesantito il quadro negativo. E’ evidente che è venuta meno la capacità realizzativa e la forza di coordinamento e di stimolo ai vari corpi dello stato e autorità preposte per combattere gli scarichi illegali e abusivi. Inoltre sono ferme opere fondamentali di competenza della regione come il nuovo depuratore di Punta Gradelle a Vico e il collettore di Gragnano. Nei prossimi giorni – continua la nota - la rete Faro del Sarno promuoverà nuove iniziative per determinare una svolta nelle politiche della Regione e di tutti gli altri enti per ridurre l’inquinamento del Fiume Sarno e del Golfo di Napoli. Non possiamo, per il futuro dei nostri territori, assistere inerti al ripetersi ogni anno di questi film che contribuiscono a far perdere occasioni di sviluppo e di crescita.”

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