giovedì 13 settembre 2012

“Social Net Skills”: è lotta alle droghe sui Social Network da parte dell’Asl Napoli 3 SUD

di Vincenzo Vertolomo

Castellammare/S. Maria la Carità - Spaccio di droghe e contrasto alle tossicodipendenze, il Ser.T. dell’Asl Napoli 3 Sud lancia i Social Network per parlare ai giovani e socializzare con le utenze a rischio. Dopo gli ultimi tragici avvenimenti di cronaca giudiziaria che hanno visto gli arresti dei due spacciatori di droga alla piazzetta del Petraro situata ai confini tra i due comuni confinanti di Castellammare e S. Maria la Carità, l’arresto dei due giovani pusher sammaritani nelle scorse settimane sulla spiaggia di Meta, fino a giungere l’arresto a Torre del Greco del giovane di S. Maria la Carità alla guida in stato confusionario per uso di dorghe, parte dal Ser.T. di Castellammare il progetto regionale “Social Net Skills” rivolto ai giovani e al contrasto dell’uso delle droghe. Al “triangolo dello spaccio” formato dai rioni di Moscarella-Aranciata Faito-Petraro dove è stata registrata una forte utenza, il Ser.T. lancia in “controffensiva” l’iniziativa in tutta la Campania con il social network “rivolto agli adolescenti e gestito da adolescenti” con lo scopo di fornire un servizio pubblico gratuito e di sostegno psicologico. Il Social Net skills “sfrutterà” l’adolescenza per contrastare l’uso di stupefacenti e le tossicodipendenze in giovane età. Come tiene a spiegare il direttore del Ser.T. Bruno Aiello, l’adolescenza è una stagione difficile perché ci sono i primi amori, gli affetti, il mondo che sembra remarti contro: i ragazzi si sentono incompresi, fragili e soli. Da oggi potranno trovare risposte ai loro problemi, avere un aiuto e un sostegno psicologico da altri giovani. E, soprattutto, potranno averlo attraverso i canali a loro più congeniali, i social network, le chat, la rete.


“Gli ultimi arresti non hanno evidenziato solo che c’è ancora una forte presenza sul territorio di delinquenti e spacciatori ma anche una forte utenza giovanile protesa all’acquisto e all’uso di droghe. Da qui l’esigenza di lanciare il progetto regionale in itinere già da diverso tempo per dare una risposta positiva alla comunità stabiese e sammaritana, ma non solo - tiene a spiegare il direttore del Ser.T. Bruno Aiello - i social network sono entrati ormai a pieno titolo nelle vite dipendenti dei giovani dove oggi amano tanto parlare sui social network, luoghi virtuali in cui riescono a sentirsi se stessi e ad esprimere al meglio la loro personalità. Ciò è confermato anche dai recenti dati emersi da una ricerca realizzata dagli operatori del Ser.T. sul nostro territorio laddove gli intervistati, giovani tra i 19 e i 29 ci dicono di trascorrere “molto tempo” al computer il 66% e per comunicare con gli amici il 62% usa molto la chat. Proprio per questo motivo - continua il dottore Aiello - si è pensato che proprio i social network siano i luoghi ideali in cui dare sostegno psicologico a tutti i ragazzi, un luogo di consulenza e di aiuto che parla la loro stessa lingua. Si parlerà di ogni problema, dai problemi sessuali ai problemi di alimentazione, di affetti e sentimenti”. Insomma una sorta di telefono-amico rivoluzionario che finalmente potrà aiutare in modo concreto i ragazzi. Nasce così un servizio pubblico gratuito di sostegno psicologico basato su un Social Network “rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti”. Fa parte di un progetto interregionale cui la dottoressa Rosanna Romano, responsabile Fasce Deboli della Regione Campania, ha aderito investendo il dottore Bruno Aiello, Direttore del Ser.T. di Castellammare di Stabia, del ruolo di referente regionale presso il tavolo nazionale: “Abbiamo già sperimentato più volte l’educazione “peer to peer”, da pari a pari - ha spiegato il dottore Bruno Aiello - e abbiamo verificato che è la strategia più efficace. Un ragazzo ascolta molto più volentieri un coetaneo, che magari ha fatto le sue stesse esperienze, piuttosto che un adulto. Lo confermano i dati estratti da un questionario somministrato nelle scuole laddove, avendo chiesto agli studenti con chi parlerebbero di problemi di “droga” il 21% si rivolgerebbe ad un amico, il 30% ne parlerebbe con il partner ed il 30% con fratello/sorella. In pratica l’81% ne parlerebbe con un “pari”. Pochissimi con genitori e adulti. La parte più nuova e consistente del progetto, della durata di due anni, prevede l’attivazione di percorsi di auto-aiuto e counseling online sui social network attraverso Facebook, Google, Twitter, YouTube e Pinterest. A chattare, o comunicare on line con i coetanei, saranno ragazzi, più o meno ventenni, con il supporto continuo e costante di psicologi, medici ed esperti del mondo della comunicazione ma saranno i ragazzi a parlare con i loro coetanei in cerca di aiuto. Opportunamente formati con appositi corsi, i ragazzi potranno comunicare con i coetanei attraverso una chat line, un servizio email, un telefono amico via Skype, oltre ad una pagina continuamente aggiornata su spazi, eventi, feste, promozioni. Sul profilo di social network verranno affrontate le problematiche adolescenziali più comuni, dalla sessualità all’alimentazione fino all’affettività. Anche le altre regioni, come la Lombardia, Liguria, Puglia, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, hanno aderito al progetto come la Campania e coordinate dalla Toscana e realizzeranno analoghi percorsi formativi dove ogni Regione aprirà e gestirà un proprio servizio on-line che sarà integrato da altri servizi realizzati dal Ser.T. sui propri territori di riferimento.

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