sabato 8 settembre 2012

Tre giorni di regate, sfida tra vele d’epoca

Sorrento - Più di 40 imbarcazioni d’epoca si contenderanno nel weekend il successo nel trofeo velico «Eduardo De Martino», in programma da ieri, oggi a domani al largo di Sorrento. Tre giorni di regate e prove di abilità, ma anche di arte e cultura: la 24esima edizione del trofeo coincide col centenario della morte di Eduardo De Martino, uno dei massimi «pittori del mare» del XIX secolo. Originario di Meta, De Martino fu protagonista di una folgorante carriera che lo vide prima alla corte dell’imperatore brasiliano Pedro II e poi alle dipendenze della regina Vittoria d’Inghilterra. E fu quest’ultima, incuriosita dal genio artistico di De Martino e dalla napoletanità mai sopita che lo legava alla terra d’origine, a nominarlo primo pittore di corte e a commissionargli dipinti raffiguranti la battaglia di Trafalgar. Opere che campeggiano a Buckingham Palace e nella sala da pranzo del duca di York, oltre che nel castello di Windsor e nel museo marittimo di Greenwich. Di questo ha parlato Luigina De Vito Puglia nella conferenza di apertura della kermesse, ieri sera nella biblioteca comunale di Piano di Sorrento. Questa mattina il via alle regate, che vedranno come protagoniste le flotte più blasonate della Campania. Grande attesa per l’associazione «Amici del Mare» e per il circolo velico «Marina di Alimuri», chiamati a difendere la gloriosa tradizione marina di Meta, oltre che per i padroni di casa dell’«Asso vel’a tarchia». Ai nastri di partenza anche le flotte dei circoli nautici di Pisciotta, Salerno, Cuma, Castellammare e Massa Lubrense. I favori del pronostico sono tutti per «Tampasia», lo sloop dell’armatore stabiese Scarselli che nel 2011 si aggiudicò il trofeo ai danni di «Aquila», il monotipo guidato da Rodolfo Izzo. Nelle categoria vele latine sarà una lotta all’ultima virata per conquistare il punteggio per la vittoria nel circuito delle Sirene. Quest’anno, infatti, il trofeo «Eduardo De Martino» sarà la tappa d’onore della competizione che, dopo gli appuntamenti di Napoli, Salerno, Pollica, Sapri, Pisciotta e Sorrento, si concluderà il 16 settembre col trofeo «Santa Maria del Lauro» nelle vicine acque di Meta. Ma non è tutto: ad impreziosire la manifestazione ci penseranno maestri d’ascia del calibro dei fratelli Aprea, Giovanni Cammarano e Michele Cafiero, che nel suo cantiere metese continua a costruire gozzi secondo tecniche risalenti all’Ottocento. In prima fila anche Antonino Tramontano, che per l’occasione aprirà le porte del suo monazero, sulla spiaggia di Marina Grande, dove da anni realizza e restaura le tipiche imbarcazioni locali. (Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino)

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