mercoledì 1 maggio 2013

Cinque furioso contro i nemici «Sanno che li batterò ancora»

Sfogo di sindaco e alleati: «Senza una maggioranza si va al voto» 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - «Gli scenari politici si arricchiscono di una nuova perla. La maggioranza che ha stravinto le elezioni non c’è più, tuona un manifesto. E quindi? Direbbe la logica che o c’è una maggioranza diversa oppure si va al voto! Ma l’ultimo consiglio comunale ha confermato che numericamente non c’è nessuna maggioranza alternativa, che è facile tirare uno sgarbo, per motivi politici o personali, ma fare maggioranza è un’altra cosa». Ha subìto attacchi frontali, anche se non ha preso parte all’ultimo consiglio comunale. Quello in cui si sarebbe dovuto votare il bilancio consuntivo. Una tappa che, in caso di flop, avrebbe potuto segnare la «fine» della sua era. Invece chi stava in aula - opposizione al completo più qualche esponente di maggioranza - ha preferito temporeggiare, uscendo dall’aula al momento di esprimersi sul rendiconto, facendo venire meno il numero legale, «garantito» fino a quel momento per tutta la seduta a dispetto dell’assenza in massa dell’esecutivo a lui fedele. Gennaro Cinque si sfoga. Lo fa in una nota che firma assieme «alla sua maggioranza» ed in cui si scaglia contro l’opposizione. Andare a casa entro novembre, per il sindaco - al secondo mandato - significherebbe potersi ricandidare. «Se il Paese oggi non può essere governato, il vero incubo di molti dell’ex minoranza però non è certo l’empasse in cui si sprofonda in tempi già magri per la crisi, ma solo di non andare subito al voto, di doversi confrontare “democraticamente” contro l’attuale sindaco - si legge nella nota -. Con la fondata paura di perdere di nuovo. Ed hanno anche il coraggio di dirlo apertamente. Se il consiglio comunale per i prossimi mesi non sarà in grado di esprimere una maggioranza, e quindi di dare un’amministrazione al Paese, non importa, pur di “far fuori il nemico”. Questi i toni dei “responsabili” in consiglio comunale!
 
L’ex maggioranza, oggi neutralizzata dalle defezioni, è rimasta alla finestra per verificare se ci fosse stato un qualche seguito nel voto a Maurizio Cinque per la presidenza del consiglio. Nulla. Solo lo sgarbo ulteriore della convocazione “forzata” del consiglio comunale. A questo punto sembra evidente che non ci sarà una maggioranza alternativa, ma piuttosto che Cinque “il giovane” sia stato l’unico disposto a mettere la faccia sullo sgarbo da fare al sindaco e ad Andrea Buonocore, forse colpevoli di aver avuto troppi consensi e, guarda caso, persino suoi compaesani. E se per tale sfizio si lascerà il paese nell’ingovernabilità tutto sommato a lui non importa. Così come non interessa a tutti i registi impresentabili che, alle sue spalle, hanno fortemente voluto rompere il giocattolo e vendicarsi per quei troppi voti raccolti dal sindaco e dalla sua ex maggioranza. Siano essi di centrodestra o centrosinistra. Abbiano o meno responsabilità attuali, un passato ingombrante od un futuro da scrivere. E se è vero che in consiglio i consensi di coloro che sono pro e contro il sindaco si contano, e non si pesano, alle elezioni la regola probabilmente sarebbe ben diversa. In ogni caso, ci saranno almeno altri 20 giorni per chiarirsi le idee. Speriamo che il tempo porti consiglio. E che non si dica più che “irresponsabili” sono solo gli altri». Polemico Luigi Savarese, consigliere Pdl: «La minoranza aveva i numeri per mandarci a casa, non l’ha fatto. Non hanno bocciato il rendiconto sul quale ci hanno attaccato anche con istanze».

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