sabato 28 settembre 2013

Il pastore fischia...

di Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico 

Vico Equense - Il pastore fischia alle pecore e ha uno scudiscio. Esse ascoltano il suo richiamo. Il pastore le ha portate in un buon pascolo grasso romano, e ve le riporterà se ubbidiscono: questo è il beneficio del porcellum, che permette la ricandidatura a tutte le pecore ubbidienti. Intanto il pastore dà un segnale agli alleati di governo, che somiglia a un ricatto malavitoso. Le "pecore elette" accorrono a "fare da stampella" a un colpevole di evasione fiscale, la cui somma sottratta allo Stato è più di una finanziaria. Non è possibile che la salvezza di Berlusconi valga più dei 56 milioni di italiani,degli onesti contribuenti, delle loro difficoltà quotidiane per arrivare a fine mese, delle tragedie dei cassintegrati e dei disoccupati,del futuro dei nostri ragazzi, delle fabbriche del made in Italy che scivolano velocemente in mani straniere, degli ospedali che non hanno fondi, delle scuole ridotte male. Un tempo si ritenne che, contro l'azione eversiva delle Br, bisognava che lo Stato affermasse la sua forza e la sua dignità. Oggi è necessario riaffermare la forza della legalità e della certezza del diritto, che è la dignità dello stato democratico. E la smettessero di fare i baciapile questi fautori dell'illegalità senza se e senza che hanno prodotto infinite leggi ad personam, fautori dell'intrigo, dell'uguaglianza sbandierata quando si tratta di togliere tasse ai più abbienti, dell'elemosina sociale. Il loro mi pare non solo un insulto alla coscienza democratica, ma allo spirito cristiano autentico, quello caro alla nostra coscienza di credenti,che stride con il loro cattolicesimo da parata. Così affondiamo.

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