domenica 1 settembre 2013

Piano sociale di zona, il Sindaco: restiamo fuori

Vico Equense - “Il comune di Vico Equense deve rientrare nel Piano sociale di zona”. Secco e diretto il messaggio lanciato, nei giorni scorsi, dalla minoranza di In Movimento per Vico. Un appello chiaro, perchè in tempi di crisi unirsi e fare gruppo consiste anche nel recuperare fondi persi con la clamorosa scelta di farsi da parte. “Abbiamo sempre affermato – sottolineano i consiglieri Scaramellino, Starace e Maresca - che in questi tempi di crisi bisogna associarsi con altri comuni del territorio, secondo le prescrizioni della legge regionale, se si vogliono garantire servizi e beni ai cittadini. Pertanto è necessario rientrare nel Piano sociale di Zona, da cui il Comune di Vico Equense è uscito nella prima consiliatura Cinque. Bisogna riconoscere quello un errore di tutto il consiglio comunale, che ha determinato la perdita di fondi per i servizi e nuove strutture. L’attuale orientamento di rientro viene da questa consapevolezza, finalmente maturata anche dalla maggioranza”. Sull’argomento interviene su Agorà della penisola sorrentina, il Sindaco Gennaro Cinque. “Meno fondi è vero in parte – commenta il Sindaco – non meno servizi.” Per il Primo cittadino, il piano sociale di zona spende troppo per l’equipe multidisciplinare. “Loro dicono 300mila euro, – aggiunge Gennaro Cinque – per me sono molti di più che vengono sottratti ai servizi alle persone e offerti alla burocrazia. Mettiamoci funzionari comunali e risparmiamo quei soldi. Quindi, i soldi che prendiamo in meno come finanziamento regionale e per altro, li recuperiamo in parte dal mancato pagamento dell’equipe multidisciplinare.” Sui servizi il Primo cittadino rileva che: “Diamo assistenza a più soggetti rispetto al passato, quando c’era il piano sociale, e le persone sono contente.” In fine il Sindaco affronta il sistema del “voucher”. “E’ l’utente a scegliere tra più soggetti accreditati chi offre il servizio. Un sistema fondato sulla soddisfazione dell’utente, quello che noi utilizziamo. Agli altri comuni non è andata bene, vogliono il vecchio sistema, facciano pure, ma noi non ci stiamo”, conclude Gennaro Cinque.

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