martedì 26 novembre 2013

Pd, Cuperlo: “Noi non siamo il volto buono della destra, noi siamo la sinistra"

Amalia Durazzo e Gianni Cuperlo
di Amalia Durazzo, delegata alla Convenzione nazionale del Pd 

Vico Equense - Domenica sono stata alla Convenzione Nazionale del Partito democratico, con la quale si è dato il via alla fase finale delle Primarie per la scelta del Segretario del nostro Partito che si concluderanno l'8 dicembre. Un meccanismo un po' arzigogolato e complesso ma che riconferma la natura democratica del Partito che chiama tutti gli iscritti e gli elettori alla scelta dei propri dirigenti. Caso unico in Italia, ma anche nel mondo. Appassionati ed approfonditi i discorsi dei 4 candidati alla Segreteria, compreso Pittella che non parteciperà alla fase finale. Quest'ultimo ha ribadito nel suo bell'intervento il proprio impegno europeista e meridionalista. Pippo Civati invece ha fatto leva sui giovani che lo hanno sostenuto per i quali ha espresso gratitudine. Ha poi sottolineato il suo orgoglio di appartenere ad un Partito in cui tutti hanno diritto di dire come la pensano: "quando mi chiedono cosa ci faccio nel PD, gli rispondo come fate voi a restarne fuori?". Infine, ha invitato il Partito ad avere più coraggio. Matteo Renzi ha sottolineato anch'egli la natura democratica del partito: "in Italia a mantenere ed a restituire dignità alla parola democrazia siamo rimasti soltanto noi." Il PD è davvero un partito libero e democratico. Il governo ora deve ascoltare il PD soprattutto su 3 temi: riforma istituzionale, politiche per il lavoro e svolta nelle politiche europee. Non bisogna ignorare gli errori del passato, ma farci carico di essi per progettare il futuro. Ha concluso affermando: "adesso tocca a noi, non faremo quelli che aspettano e che hanno paura. Torneremo grandi a condizione di sognare tutti insieme"

 
Di grande spessore politico e culturale il discorso di Cuperlo teso soprattutto a ribadire la natura di sinistra del partito democratico "noi non siamo il volto buono della destra, noi siamo la sinistra". Bisogna cambiare tutto: spezzare rendite, togliere privilegi, capovolgere le logiche dello Stato, portare in alto la buona amministrazione, rispettare il patto fiscale, rimuovere burocrazie ottuse e vessatorie, dappertutto anche quando riguardano noi. Bisogna trovare insieme il coraggio di fare quello che il paese si attende dal PD ma bisogna buttare via una volta per tutte le ricette che ci hanno portato dove siamo. " Io non voglio riportare il partito da dove siamo venuti. Vorrei portarlo dove non siamo mai andati". Ma per questo bisogna ritornare ai valori della sinistra. Quando i valori e le idee sono giuste non invecchiano. "Forse se ripartiamo dal canone della sinistra e lo ripensiamo per un tempo nuovo" ci toglieremo di dosso la maglia nera della povertà minorile più elevata d'Europa, gli 8 milioni di un quinto stato che campa fra partite IVA e contratti scritti sulla sabbia, milioni di poveri di stato, ecc. I valori di riferimento: dignità ed uguaglianza. Grande anche la tensione morale dell'intervento di Cuperlo: "se è vero che non si fa politica con la morale, ma nemmeno senza!"

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