mercoledì 26 febbraio 2014

Cantieri aperti e traffico infernale: un’ora per percorrere 2 chilometri

Un problema tecnico negli interventi provoca la paralisi. Auto, scooter e pullman incolonnati lungo il corso Italia 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sant’Agnello/Piano di Sorrento - Una lingua d’asfalto tornata infernale. Due chilometri che sembrano più tortuosi della scalata dell’Izoard. Ma invece di vincere una tappa del Tour de France in sella a una bicicletta, invece dei ciclisti protagonisti in tv, c’è gente «normale», che deve andare a lavoro o che deve accompagnare i bimbi a scuola. Auto o scooter non fa differenza. Non si passa. Non se ne parla nemmeno. Fra Piano di Sorrento e Sant’Agnello è una lotta continua, a volte inutile: il traffico «strangola» un tratto che ieri mattina, chi è stato fortunato, è riuscito a «coprirlo » con tempi choc: oltre un’ora. «Siamo sfiniti, non ce la facciamo più» scuotono il capo gli automobilisti, vittime della «supercazzola » della viabilità a cui nessuno sa proporre soluzioni incisive, tempestive. No. Non è soltanto un’uscita di Ugo Tognazzi nelle vesti del conte Lello Mascetti nel celebre film «Amici miei». In strada, a lavorare, ci sono gli operai, impegnati fin dalla notte nei lavori per «posare» i tubi del gas metano sotto un asfalto divenuto bollente. Non per la temperatura estiva, ma per i tradizionali disagi, per le imprecazioni di chi è ostaggio di una terra i cui amministratori non sono tuttora riusciti a trovare un’intesa per fronteggiare il dramma viabilità. Manco a dirlo, l’assessore con delega al corso pubblico del Comune di Sant’Agnello, Antonino Castellano, ieri ha pensato di rivolgersi al mondo del web per «scusarsi» per i disservizi. Problemi dovuti a un imprevisto emerso nel corso degli interventi che ha fatto prolungare i lavori mandando così immediatamente in tilt la circolazione.
 
Non è bastata una notte come fissato dagli accordi tra la Seteap e l’ente municipale di piazza Matteotti: tutto è slittato e a pagarne le conseguenze sono stati pendolari e automobilisti colti di sorpresa. Non è servito l’impianto semaforico temporaneo per gestire l’ingente flusso del traffico. Manco a dirlo, le conseguenze si sono ben presto avvertite ovunque. La Statale sorrentina, almeno nel primo tratto di Meta, ha dovuto ospitare una coda chilometrica. Macchine incolonnate da Sorrento a Sant’Agnello e anche da Piano a Meta. L’intoppo è sorto nei pressi dell’incrocio tra via Aniello Balsamo e corso Italia. C’è voluto più del previsto per l’ultimo lavoro di collegamento delle condotte. L’assessore Castellano ne aveva fatto un proprio cavallo di battaglia: «Solo con i lavori di notte eviteremo disagi per la popolazione» aveva dichiarato alcuni mesi fa. A scendere in campo gli agenti della polizia municipale di Sant’Agnello. Per evitare di ingolfare ancora di più la Statale, si è provveduto a far percorrere alle autovetture il tragitto che dall’incrocio con via Mortora- San Liborio conduce su via Francesco Saverio Ciampa e poi verso via Iommella Grande. In pratica si è incanalato il traffico sulla arterie che costeggiano il mare. Una soluzione alternativa che è riuscita a lenire solo parzialmente la furia degli automobilisti. Colonne di automobili e bus che per oltre due chilometri hanno reso insostenibile la condizione del traffico dell’intera penisola. Le buone intenzioni hanno tenuto per settimane, ma a Sant’Agnello, da sempre crocevia determinante per la circolazione, si è ancora una volta dimostrato che un piccolo imprevisto riesce a mandare all’aria anche la migliore delle pianificazioni.

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