sabato 26 aprile 2014

Il professore Francesco Sabatini a Sorrento per un convegno organizzato dal Lions Club Penisola Sorrentina

Maria Rosaria Titomanlio
Sorrento - Il 28 aprile, al Teatro Tasso di Sorrento, alle ore 15,30, si terrà il convegno “Difendiamo la lingua italiana, attraverso la valorizzazione dei dialetti locali”, tema di studio del distretto Lions 108YA. La manifestazione, organizzata dal Lions Club Penisola Sorrentina, presidente Ing. Giovanni Guarracino, è coordinata dalla Prof. Maria Rosaria Pirro Titomanlio, responsabile distrettuale del tema di studio. Porteranno il loro saluto l’avv. Giuseppe Cuomo, Sindaco di Sorrento, l’avv Antonio Pentangelo, Presidente della Provincia di Napoli, l’Ing. Giovanni Guarracino, Presidente Lions Club Penisola Sorrentina, la Prof. Annalisa Quartuccio, Presidente II Circoscrizione, la Prof. Marianna Cappiello, Dirigente Scolastico I.C. “T.Tasso” di Sorrento. Parteciperanno l’Istituto Comprensivo “T.Tasso”, con le docenti, Filomena Tafuri e Raffaella Cerciello, il Liceo Scientifico “G.Salvemini” con la docente Emanuela Rajola, il Liceo Artistico “F.Grandi” con la docente Lucrezia Trovato e il Centro Territoriale per Adulti “T.Tasso” con i docenti Angelo Stabile, Isabella Sabatino e Giuseppina De Rosa. Leggerà brani di autori in dialetto la Prof. Nives Reale. Gli alunni, i docenti ed i dirigenti delle scuole coinvolte si sono impegnati con entusiasmo e passione per approfondire le origini della lingua e le influenze su questa delle dominazioni straniere. In particolare, il Dirigente Scolastico Prof. Marianna Cappiello ha coinvolto l’intero collegio dei docenti. Il Professore Francesco Sabatini, Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca, terrà una lectio magistralis su “Italiano e dialetti: non sono nemici”. Lo spessore culturale e la capacità comunicativa del Prof. Sabatini renderanno l’incontro arricchente e piacevole. Concluderà i lavori il dott. Luigi Buffardi, Governatore del Distretto 108YA.


“Oggi l'Italiano, dice la Prof. Titomanlio, si presenta in duplice veste: come lingua di una illustre tradizione letteraria, autorevolmente apprezzata dagli Istituti di Cultura di tutto il mondo, ma anche come lingua poco conosciuta e valorizzata in Patria. Siamo in Europa, viviamo in un villaggio globale, è necessaria una lingua a disposizione di tutti e questa, oggi, non può essere che l'Inglese. Non possiamo, però, dismettere la nostra lingua, che è nata dalla creatività e dall’ingegno di pochi altissimi intelletti, è stata alimentata per secoli da altri grandi e nel tempo si è diffusa nel mondo, divenendo messaggera di civiltà e di umanità. Perdere questo patrimonio vuol dire perdere identità, cultura e bellezza. Chi non ha identità non ‘è’, e la cultura e la bellezza sono le uniche strade perché l'uomo possa realizzare appieno le sue capacità intellettuali e sociali. Difendiamo la nostra lingua, è un impegno di civiltà, perché dove degenera il linguaggio, là degenera la vita”.

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