mercoledì 16 aprile 2014

Riapre al traffico la strada del Faito. I residenti: c'è ancora rischio frane

Vico Equense - Il periodo di totale isolamento degli abitanti di monte Faito è finito. Riaperta l’ex strada statale 269, chiusa agli inizi di marzo per frana. Dopo oltre un mese di stand-by la scorsa settimana sono cominciati i lavori di messa in sicurezza ad opera del Genio civile della Regione Campania. Sono bastati tre giorni di attività per rendere l’area nuovamente agibile. Lunghi, invece, sono stati i tempi di attesa per l’intervento, che hanno causato non pochi disagi agli abitanti del luogo, rimasti isolati. Da anni, ormai, è infatti interrotta la strada del versante Castellammare mentre il servizio funivia è stato disattivato due estati fa. Sul gigante verde della penisola, il mese scorso, a cedere è stato un masso di dimensioni pari a metà della strada; altre piccole rocce si sono, poi, staccate nel corso dei giorni successivi. L’intervento del Genio civile, pari a un impegno economico di 25mila euro, ha riguardato esclusivamente il costone soggetto alla frana ma la situazione in altri punti è rimasta invariata. I residenti avevano, invece, chiesto interventi più consistenti. «In diversi punti della montagna vi sono rocce sporgenti che potrebbero cedere da un momento all’altro e finire in strada. In altri tratti, invece, la rete metallica di protezione della parete non è ben legata e mancano i cavi. Ci auguriamo che vengano fatti gli opportuni interventi in tutta la zona», avevano detto gli abitanti. Circa un centinaio le persone che vivono sulla montagna, otto gli esercizi commerciali attivi tra cui bar, rifugi e ristoranti, numerosi i tecnici delle stazioni televisive che ogni giorno raggiungono il Faito. In questo periodo i residenti non hanno potuto nemmeno accompagnare i figli a scuola. Un sacrificio che avevano accettato volentieri pur di giungere a una soluzione definitiva del problema frane. La zona dove si è staccata la roccia è stata messa in sicurezza ma rimane ancora il rischio di caduta massi in tutto il resto dell’area. Altro problema ancora da risolvere è quello della funivia. Grande è stata la preoccupazione di questi ultimi giorni dopo la notizia della sua probabile chiusura definitiva: la Regione aveva stanziato 2 milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno intendeva accollarsi la spesa per la gestione del servizio. Adesso è stata trovata una strada: sarà stilato un bando per affidarne la gestione con la procedura del project financing. (Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino)

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