venerdì 22 agosto 2014

«Odissea» sulla Circum, treni fermi e turisti persi: tre ore per andare da Napoli a Sorrento

Sorrento - Un estenuante viaggio durato poco meno di tre ore, quando il tragitto dovrebbe compiersi in circa 60 minuti. Il treno partito alle 10:10 da piazza Garibaldi è arrivato a Sorrento solo alle 12:50. Ma cosa è successo durante il viaggio? «Il primo convoglio - afferma un viaggiatore - dopo 20 minuti dalla partenza si è fermato alla stazione di Santa Maria del Pozzo, dove a causa di un guasto, siamo stati invitati a scendere dalle carrozze». I passeggeri, tra i quali tantissimi turisti stranieri, sono rimasti in attesa sulla banchina senza comprendere cosa stesse accadendo. Il capotreno ha avvisato - ovviamente solo in italiano - che dopo qualche minuto sarebbe arrivato un secondo convoglio per condurli a Sorrento. Ad un certo punto sopraggiunge un treno semivuoto che viene preso d'assalto da coloro che erano in attesa. Un grave errore, perché, anziché a Sorrento, era diretto a Poggiomarino. Tantissimi turisti, vittime della disinformazione della Circum, si sono così ritrovati nell'hinterland napoletano. Quanti, invece, avevano diffidato dal salire sul primo convoglio utile, hanno atteso ancora una ventina di minuti, ossia fino a quando non è sopraggiunto quello successivo diretto a Sorrento. Ma le disavventure non sono ancora finite. «Il nuovo treno – spiega ancora il passeggero - dopo essere giunto alla fermata posta nella galleria Cavalli di Bronzo, si blocca. Nei vagoni la temperatura, e con essa la tensione, sale alle stelle. I macchinisti vengono insultati dai viaggiatori. Le porte del treno non si aprono ed uno dei dipendenti della Circum è costretto a passare le chiavi attraverso i finestrini per fare in modo che i passeggeri potessero aprire le porte dall'interno». I viaggiatori, intanto, sono costretti a scendere e ad aspettare l'arrivo di un nuovo treno. Altri 20 minuti di attesa, peraltro all'interno della galleria e finalmente è giunto il convoglio, già stracolmo, che li ha portati fino a Sorrento. (Fonte: Livio Pane da Il Mattino) 

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