domenica 21 settembre 2014

Alimuri, mai più hotel al posto dell'ecomostro

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - L’ecomostro di Alimuri sarà abbattuto e nessun albergo di pari volume verrà costruito altrove. Adesso è ufficiale. Il Comune di Vico Equense, con un decreto a firma del responsabile del servizio Michele Amodio, ha annullato l’accordo stipulato nel 2007 tra la società Saan, proprietaria dell’immobile, la Provincia di Napoli, la Regione Campania, il Comune di Vico Equense, la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici e il Ministero per i beni e le attività culturali, secondo il quale alla demolizione avrebbe dovuto far seguito la costruzione di una struttura dello stesso volume, su un altro sito da individuare. Alla base del documento, la scoperta dell’illegittimità del manufatto, come più volte annunciato dall’amministrazione comunale in questi ultimi mesi. Dal confronto dell’autorizzazione concessa all’epoca ai proprietari con il rilievo effettuato sul luogo nel 2010 dai tecnici della Procura di Torre Annunziata è, infatti, emersa l’esistenza di difformità e l’immobile è stato dichiarato del tutto illegittimo. «Alcuni vani risultano superiori, altri inferiori, con una struttura complessiva che nella sua totalità non rispetta il progetto autorizzato nel ’63 – spiega Antonio Elefante, assessore all’urbanistica - Con questo nuovo presupposto è stato possibile seguire un percorso molto più veloce rispetto a quello che varie volte si è tentato di intraprendere. Ma l’elemento più importante è un altro: si tratta di una demolizione che, questa volta, non ha contropartite. Il vecchio accordo siglato nel 2007 non può più valere. Non siamo vincolati a dover costruire altrove né a cercare altri tipi di accordi con i proprietari perché il presupposto di base è cambiato».
 
Stavolta il Comune ha messo nero su bianco, eliminando ogni dubbio sul pericolo della costruzione di un nuovo mastodontico edificio nel territorio. Due settimane fa, inoltre, è stata bandita la gara di appalto per individuare la ditta che si occuperà della demolizione dell’ecomostro e il 7 ottobre si saprà il nome dell’impresa vincitrice. Il progetto preparato dall’ufficio tecnico del Comune richiede un costo complessivo di 530mila euro e prevede vari step per buttare giù lo scheletro di cemento che deturpa da 50 anni il paesaggio della costiera. «Le prime operazioni saranno quelle di preparazione all’abbattimento – continua Elefante - che prevedono il disgaggio massi dal costone e che cominceranno ad ottobre. Si stima che possano durare circa tre mesi. A gennaio, dunque, si darà il via alla vera e propria demolizione». Ancora pochi mesi e l’ecomostro che da anni fa parlare di sé finalmente andrà giù. Partito il conto alla rovescia. Per le opere di abbattimento saranno utilizzati specifici macchinari da manovrare a distanza.

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