domenica 30 novembre 2014

Demolizione ecomostro di Alimuri, il mondo ci guarda

Vico Equense - Poche ore di vita per l’ecomostro di Alimuri. Un evento che ha richiamato più di 80 tra testate giornalistiche e televisioni. Prevista la diretta Sky e della Rai, ci sono anche le telecamere straniere della BBC e CNN, che hanno chiesto di essere accreditate per seguire in diretta l’evento della demolizione. Con il termine ecomostro si vuole indicare un edificio o un complesso di edifici considerati gravemente incompatibili con l’ambiente naturale circostante, prevalentemente riguardo all’impatto visivo. Nel caso specifico si tratta della struttura scheletrica in cemento di quello che negli anni’60 doveva diventare un albergo di lusso inizialmente da 100 camere e poi, da 50 con piscina e campo da golf ed ora è solo un rudere cadente. I lavori vennero sospesi e ripresi più volte per poi, essere bloccati del tutto perché ritenuti non conformi alle autorizzazioni rilasciate. Alla fine in seguito ad una dura battaglia giudiziaria e ambientalista si è giunti finalmente a determinarne l’abbattimento. Dal 1986 la fatiscente struttura era stata lasciata a se stessa in uno stato di sospensione in attesa che venissero predisposte tutte le procedure amministrative per arrivare all’abbattimento. Il complesso turistico di proprietà della società SAAN srl doveva sorgere sulla spiaggia di Alimuri. La sua demolizione avverrà in maniera scientifica con il ricorso a 1.200 microcariche da 50 grammi collegate in maniera mirata alle fondamenta. In questo modo deflagrando faranno collassare la struttura su se stessa. Con l’abbattimento del mostro di Alimuri diventano cinque gli ecomostri abbattuti negli ultimi anni in Campania e censiti da Goletta Verde di Legambiente. Gli altri già abbattuti sono le villette abusive di Eboli, il Fuenti, le torri del Villaggio Coppola Pineta Mare e gli scheletri di Montecorice nel Cilento. Il costo dell’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri è stato stimato sui 240 mila di euro tutti a carico della proprietà della struttura. Un operazione ritenuta importante per liberare un’area paesaggisticamente meravigliosa da una struttura inutile e fatiscente. All’abbattimento seguirà poi, una fase di messa in sicurezza del costone per permettere poi, la rimozione delle macerie e il ripristino dello stato dei luoghi. L’area anche a seguito della demolizione dell’ecomostro resterà di proprietà privata della società SAAN srl.

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