martedì 16 dicembre 2014

Abusi nell’hotel, scatta il blitz. Carabinieri e tecnici del Comune sequestrano due locali “sospetti”

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - Due locali “sospetti”. Che stando al resoconto di carabinieri e personale dell’ufficio antiabusivismo del Comune sono stati realizzati senza il permesso a costruire. Ecco perché, al termine di un sopralluogo congiunto, sono stati apposti i sigilli. Una decisione che è stata successivamente riversata in un’ordinanza di sospensione dei lavori firmata dall’amministrazione di Vico Equense. La questione del mattone selvaggio resta sempre attuale e oggi più che mai torna sotto la luce dei riflettori per gli interventi svolti in un albergo del centro. Il legale rappresentante della società che gestisce la struttura ricettiva - sia chiaro - aveva presentato all’ente municipale una corposa documentazione con cui, addirittura tra l’agosto e l’ottobre del 2004, comunicò ufficialmente l’avvio di interventi nell’hotel. Una lista bella corposa comprendente sostituzione delle pavimentazioni delle aree esterne, realizzazione di un impianto di raccolta delle acque piovane, sostituzione delle ringhiere e ripristino del varco pedonale di acceso. A seguire, un’altra nota per il Comune per “informare” l’ente della variante in corso d’opera per la costruzione di un locale tecnico interrato con il consolidamento delle murature e l’installazione di una pensilina. Un restyling su cui l’ente di Vico Equense fu informato grazie alla denuncia di inizio attività successivamente sostituita negli anni dall’entrata in vigore della famosa Scia. Nessun intoppo sulla tabella di marcia dei lavori.


Al di là degli accertamenti tecnici effettuati nei mesi successivi. Almeno fino a quando - l’altro giorno - non c’è stato un sopralluogo di tecnici comunali e carabinieri di Vico Equense che hanno ispezionato a fondo l’albergo confrontando lo stato dei luoghi attuale alla voluminosa documentazione già agli atti del Comune. In tal senso, innanzitutto, è finito nel mirino un locale ricavato all’interno di un terrapieno situato al di sotto della terrazza superiore dell’immobile - di forma irregolare - di dimensioni interne pari a 6 metri di lunghezza per una larghezza variabile da 3 a 4 metri per una superficie netta di 21 metri quadrati e un’altezza interna di 2.87 metri. Non solo. Il locale è composto di tre vani finestra posti sull’unico fronte libero. C’è dell’altro. Carabinieri di Vico Equense e personale del settore municipale antiabusivismo hanno scovato un altro locale - sempre all’interno del terrapieno - realizzato grazie all’asportazione di terreno vegetale e, sempre a detta di militari e Comune, senza il permesso a costruire. Le opere, «essendo in corso d’esecuzione e non ultimati», sono stati sottoposti a sequestro da parte della polizia giudiziaria. In tal senso, è arrivata l’ordinanza di stop da parte del Comune con cui viene disposta l’immediata sospensione de lavori. Il provvedimento emanato dal responsabile del servizio dell’ufficio - il geometra Michele Amodio, è stato trasmesso per conoscenza al comando della polizia municipale e alla stazione dei carabinieri di Vico Equense. Il provvedimento emesso a carico della società che gestisce l’albergo può essere impugnato dinanzi ai giudici amministrativi del Tar della Campania.

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