martedì 31 marzo 2015

Ruspe sugli abusi dei villini vip

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sorrento - Abbattimenti eccellenti. Ancora una volta. Con il Comune che torna a scagliarsi contro chi, a dispetto dei permessi, ha pensato "bene" di ampliare case e villini senza autorizzazioni. Lavori vip, insomma, per cantieri fuorilegge finiti nei mirino dei vigili urbani e, adesso, anche dell'ufficio anti-abusivismo. Cosi, ieri, in un colpo solo, sono arrivati gli ordini di demolizione. Quattro in tutto, almeno per il momento, ma il numero - al di là delle impressioni - è destinato a salire vertiginosamente. Anche alla luce delle ultime denunce, ben 30, emesse proprio dai caschi bianchi. Massima attenzione dunque soprattutto spedendo veloci verso l'estate, il periodo clou in cui la corsa al "mattone selvaggio" diventa quasi ossessiva. lì caso più eclatante degli abusi di oggi, che il Comune intende far abbattere, è quello emerso a via degli Aranci dove un appartamento è stato ampliato di ben 126 metri quadrati in dispregio della normativa ambientale. Interventi portati avanti nell'ombra dal proprietario - una 50enne di Sorrento - che adesso deve rispondere degli abusi anche dinanzi all'autorità amministrativa.
 
Il rapporto dell'ufficio municipale anti-abusivismo è preciso: nessun permesso per l'allargamento della casa con la costruzione di una nuova struttura con vetrate scorrevoli e una copertura. Si tratta di un salone costruito su una superficie non residenziale di una terrazza e che è anche al centro di un altro procedimento. In tal senso, ora, c'è il provvedimento per la demolizione che è stato trasmesso anche a Procura della Repubblica di Torre Annunziata, settore urbanistica della Regione Campania, comando di polizia municipale, commissariato di polizia, tenenza della finanza e caserma dei carabinieri. Fuorilegge anche gli interventi messi a segno in via San Renato dove, in un appartamento, è stata riscontrata l'avvenuta pavimentazione parziale della superficie esterna, la realizzazione di un piccolo volume in muratura e copertura più la posa in opera di barbeque e lavello con tanto di scala a chiocciola per l'accesso al giardino. C'è dell'altro. C'è ad esempio l'ordinanza firmata dall'architetto dell'ente municipale, Daniele De Stefano, che mette all'angolo una 78enne del centro storico accusata di aver fatto svolgere lavori per l'installazione, nella casa di sua proprietà, una tettoia a falda inclinata e una struttura in alluminio esterna. Tutto abusivo, secondo il report del Comune che ha ordinato 1'abbattimento immediato anche se, adesso, rimane intatta la possibilità di congelare l'iter con la presentazione di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. L'elenco delle ordinanze si chiude con i1 reportage degli abusi edilizi "riconducibili" a un'imprenditrice di Napoli che, in una propria tenuta in collina, si è vista notificare il provvedimento per 1a demolizione di una tettoia con pali in castagno, infissi esterni, cornici m muratura, spargimento di brecciolino sul piazzale interno al casolare, sostituzione delle ringhiere e anche nuovi paletti per l'illuminazione lungo il viale d'ingresso al villino.

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