domenica 17 maggio 2015

Avviata a Vico Equense la lotta biologica al cinipede galligeno del castagno

Ferdinando De Martino
Vico Equense - Come molti sanno il territorio del Comune di Vico Equense presenta estese aree coperte da piante di castagno, sia da frutto che come bosco ceduo. Negli ultimi anni sono stati rilevati estesi attacchi di un insetto particolarmente dannoso per il castagno, l’imenottero cinipide Dryocosmus kuriphilus, detto comunemente cinipede galligeno del castagno. Il cinipede è un piccolo insetto di colore nero da adulto, originario della Cina, ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti. L’insetto è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo. La ripresa dell’attività trofica delle larve nella primavera successiva induce la formazione di vistose galle su germogli, nervature fogliari e infiorescenze. Il ciclo biologico si chiude all’inizio del periodo. Gli attacchi del Cinipide sono facilmente individuabili per la presenza sui castagni delle galle che si presentano come escrescenze tondeggianti, con superficie liscia e lucida, inizialmente di color verde chiaro e in seguito rossastre. Gli attacchi di questo temibile fitofago possono determinare gravi danni, con perdite rilevanti non solo per quanto riguarda la produzione di frutti, ma anche con riferimento agli accrescimenti legnosi, con danni anche ai tanti boschi di castagno coltivati a ceduo, per ricarvarne i pali utilizzati per i famosi pergolati sorrentini. Attualmente il livello di popolazione raggiunta da questo fitofago sta causando un danno diretto dovuto alla mancata produzione che, in alcuni casi, si attesta già al 50-60%, soprattutto in aree dove è diffuso anche il cancro corticale, ed un danno costituito dalla paura che questo fitofago ha determinato nei castanicoltori, alcuni dei quali sono ricorsi ad una lotta chimica con prodotti chimici pericolosi per l’ambiente. Allo stato attuale il cinipide non è più eradicabile dai nostri castagneti.
 
L’unica forma di contenimento di questo terribile parassita è la lotta biologica che utilizza un antagonista naturale, l’insetto parassitoide Torymus sinensis. Il Torymus s. è un antagonista naturale del cinipide e ne controlla la diffusione nutrendosi delle larve che il cinipide depone all’interno delle galle. Vista la gravità della situazione sul territorio comunale il Servizio Protezione Civile Comunale, con la collaborazione dell’Associazione Castanicoltori Campani, ha introdotto per la prima volta sul territorio comunale in via sperimentale, gruppi di Torymus sinensis. Tra Monte Faito, S. M. del Castello, Ticciano ed Arola, sono stati effettuati sei lanci di Torymus, con la finalità di far attecchire sul territorio questo antagonista, che rappresenta l’unica forma di contenimento delle popolazione del cinipede galligeno. Ciascun lancio è costituito da 100/110 femmine e 40/50 maschi. Il materiale è certificato dall'IPSP del CNR (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante). “Dopo questi lanci sperimentali, sarà necessario effettuare periodici controlli – precisa il Responsabile della Protezione Civile Comunale dr. Ferdinando De Martino – per verificare la presenza dell’antagonista nelle galle, e solo tra qualche anno potremo avere la prova certa che il nemico naturale del cinipide si è diffuso anche sul nostro territorio. Difendere i nostri boschi di castagno è importante non solo per l’intergità dell’ecosistema locale, ma anche dal punto di vista paesistico.”

1 commento:

raf starace (stareis) ha detto...

in dettaglio ECCO come si risolve, nel giro di 5 anni, il problema...

COPIARE EDI INCOLLARE IL LINK SOTTO

https://www.youtube.com/watch?v=gp9BGvu4rxo


saluti a tutti raffaele starace