lunedì 25 maggio 2015

Ruolo del caregiver familiare. Le istituzioni sostengano e tutelino questa figura

Vico Equense - “Le famiglie sono la prima forma di istituzione e rappresentano i pilastri su cui si regge lo Stato. È per questo bisogna porre maggiore attenzione al loro benessere, soprattutto quando vivono disagi economici o affrontano quotidianamente il dramma della malattia”. Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della V commissione permanente che si occupa di Sanità e sicurezza sociale, pone all’attenzione delle istituzioni il problema dell’assistenza delle persone non autosufficienti. “C’è bisogno di valorizzare la figura del caregiver familiare, ossia la persona che presta volontariamente cura e assistenza – dice l’onorevole Beneduce -. In Campania, gli assegni di cura, che arrivano alla regione dal Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze e che vengono poi erogati dai Piani Sociali di Zona, sono intestati direttamente al beneficiario che, in genere, li utilizza per sostenere, almeno economicamente, il caregiver. Ciò implica, però, la rinuncia all’assistenza domiciliare integrata, alternativa all’assegno di cura”. A questo punto, Flora Beneduce, candidata per il rinnovo del Consiglio regionale nella lista di Forza Italia, confronta la situazione della nostra regione con le leggi in vigore in Emilia Romagna dove, poco più di un anno fa, l’Assemblea legislativa ha approvato le “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”.
 
Il testo normativo parte dal riconoscimento del peso fisico, psicologico e relazionale sostenuto da questa figura e assicura un contributo concreto. Il caregiver, infatti, assiste e cura la persona ed il suo ambiente domestico, la supporta nella vita di relazione, concorre al suo benessere psico-fisico, l’aiuta nella mobilità e nel disbrigo delle pratiche amministrative, si integra con gli operatori che forniscono attività di assistenza e di cura. La regione ha dunque predisposto la formazione al lavoro di accudimento e il riconoscimento delle competenze acquisite, in modo da favorire successivi sbocchi lavorativi ad una persona che, per prestare cura ad un parente non autosufficiente, viene escluso dal circuito del mercato del lavoro. Inoltre, l’ente regionale garantisce supporto psicologico, guide sui servizi, forme di sostegno economico - dall’assegno di cura agli interventi per l’adattamento domestico -, prestazioni sanitarie a domicilio e ore di sostituzione per permettere al caregiver di avere momenti dedicati a se stessi. “Le istituzioni hanno il dovere di destinare risorse alla tutela della persona, della sua dignità, dei suoi spazi e dei suoi tempi – conclude Flora Beneduce -. Per questo mi impegnerò in prima persona affinchè la Campania garantisca forme di sostegno economiche e attivi una rete sociale per alleggerire l’onere fisico, psicologico e relazionale della completa dedizione ad un familiare non autosufficiente”.

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