venerdì 3 luglio 2015

Perde il lavoro, salvato dal suicidio

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - «Vi prego, mollatemi giù, vi prego». Ma la mano del carabiniere-eroe tiene duro. Più di ogni altra cosa al mondo. Tiene più della disperazione di chi, dopo aver perso il posto di lavoro, annuncia su Facebook la volontà di farla finita. Tiene più della paura di finire giù assieme a quei disoccupato che, dopo averci pensato su per giorni, ieri pomeriggio ha raggiunto il ponte di Seiano per buttarsi nei vuoto e ammazzarsi. Ma per fortuna è stato fermato prima di lanciarsi, grazie all'arrivo di una pattuglia dei carabinieri che, assieme ai vigili urbani di Vico Equense, hanno scongiurato l'ennesima tragedia della crisi. Quella che strangola le famiglie e toglie il fiato in un momento in cui è dura trovare un lavoro con cui sbarcare lunario. Figlio di una Castellammare di Stabia alle prese con l'emergenza lavoro con Terme fallite, mare infestato dalia melma e Fincantieri nei caos, tra commesse che stentano ad arrivare e arresti clamorosi. Da qualche settimana aveva saputo che non poteva più lavorare. Faceva il facchino sull'isola del lusso, quella Capri vip che d'estate diventa capitale delle star del cinema che amano trascorrere le vacanze all'ombra dei Faraglioni ma che per lui, Michelangelo (nome di fantasia per tutelare la privacy), era ormai diventata l'ultima tappa di una vita diventata difficile, con poche soddisfazioni. Quando sono sorti intoppi di salute, ha dovuto lasciare il posto. Da qui l'escalation di difficoltà: problemi ad arrivare a fine mese con i conti in ordine, poca voglia di uscire e parlare.
 
Anche se di amici Michelangelo ne ha. Eccome se ne ha. Uno di loro, quando ne! primo pomeriggio di ieri ha visto l'annuncio del gesto estremo su Facebook, ha evitato il peggio, una foto del ponte di Seiano, il messaggio inequivocabile. A quel punto è stato lanciato l'allarme con la chiamata ai carabinieri di Vico Equense. Una telefonata di pochi istanti che ha messo in moto gli uomini dell'Arma che, in tutta fretta, sono piombati a Seiano, uno snodo cruciale per Sorrento e dintorni soffocato dal traffico, dai pullman e dai pendolari del mare. Quando i carabinieri sono arrivati nelle vicinanze del ponte della Circumvesuviana, hanno intravisto Michelangelo appoggiato alla balaustra, con lo sguardo smarrito. Con calma si sono avvicinati, cercando di non essere scoperti. Un tentativo non riuscito al meglio. Michelangelo, appena ha visto i militari, ha scavalcato la ringhiera. I carabinieri hanno capito che una piccola indecisione sarebbe stata fatale. Cosi, al momento di buttarsi giù, i militari l'hanno aggrappato in tempo.

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