venerdì 27 novembre 2015

“Forme associative e autonomie degli enti locali”

Il convegno finalizzato alla analisi delle prospettive per uno sviluppo unitario e coordinato del territorio e delle comunità della Penisola sorrentina

Sorrento - Il lungo e difficile cammino per l’approdo al Comune unico sorrentino è iniziato nel migliore dei modi: i sei sindaci della Penisola, da Vico Equense a Massa Lubrense, hanno espresso consenso unanime alla proposta partita dall’associazione La Fenice di Massa Lubrense. Dal convegno sul tema “Forme associative e autonomie degli Enti Locali. Prospettive per un nuovo sviluppo unitario e coordinato del territorio e delle comunità della penisola sorrentina” è emersa anche la opportunità di avviare una forma costante e costruttiva di collaborazione con la Città metropolitana di Napoli. A prenderne atto è stato lo stesso sindaco della Città Metropolitana, Luigi De Magistris, che con la sua presenza ha rafforzato la speranza di quanti credono che l’intensificarsi della forme associative tra gli i Comuni sia l’unica strada possibile per la soluzione dei gravi problemi infrastrutturali, di mobilità, della sanità e, in generale, per il riordino del territorio. “In quest’ottica – ha aggiunto De Magistris – abbiamo già definito due accordi relativo ai siti Unseco di Pompei e Campi Flegrei. Sarebbe importantissimo poter attuare analoga iniziativa anche con i comuni sorrentini che rappresentano una grandissima risorsa per la nascente Città metropolitana. La Città metropolitana non è ancora vissuta come una vera riforma: ecco perché questi accordi potrebbero consentire di anticipare una strada sulla quale bisognerà incamminarsi senza indugi. In Italia abbiamo bisogno di poche regole, ma certe. Purtroppo, invece, siamo costretti a dover osservare troppe regole che generano incertezza e confusione”.

Il dibattito, moderato da Gaetano Virtuoso, segretario generale del Comune di Napoli, è stato aperto da Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento, il quale, pur dichiarandosi favorevole al progetto, ha posto in evidenza come la sua città, già traino turistico dell’intera Penisola, potrebbe essere probabilmente penalizzata, fino all’entusiasmo di Lorenzo Balducelli, sindaco di Massa Lubrense il quale, ha auspicato, nonostante i tempi lunghi e le immancabili difficoltà, che il progetto si realizzi. Cauto ottimismo e piena disponibilità sono state manifestate dagli altri sindaci, Piergiorgio Sagristani di Sant’Agnello, Benedetto Migliaccio di Vico Equense e Giovanni Ruggiero di Piano di Sorrento. L’intento comune è quello di cominciare con associare i servizi, perché questo comporterebbe maggiori efficienza e risparmio di risorse economiche. Questi sono vantaggi reali e altri certamente sarebbero apportati in caso di riuscita del progetto. È necessario, comunque, capire realmente quali siano le positività e le criticità. Allo scopo, sarà a breve approntato un tavolo tecnico, intorno al quale siederanno i rappresentanti legali dei Comuni. Importante, e su ciò tutti i sindaci hanno concordato, è rendere partecipi i cittadini sia per informarli che per valutare le loro opinioni su un’operazione la quale, se condotta a buon fine, sarebbe epocale. Presieduto dall’ex ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione del governo Monti e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Letta, Filippo Patroni Griffi, presidente di sezione del Consiglio di Stato, al convegno hanno partecipato, inoltre, l’assessore regionale Amedeo Lepore, di tutti i sindaci della penisola sorrentina – Lorenzo Balducelli (Massa Lubrense), Giuseppe Cuomo (Sorrento), Piergiorgio Sagristani (Sant’Agnello), Giovanni Ruggiero (Piano) e Benedetto Migliaccio (Vico Equense); assente giustificato Giuseppe Tito (Meta) che si sono già espressi a favore del Comune unico - e di attenti studiosi del settore della pubblica amministrazione come Alberto Lucarelli, docente di Diritto Costituzionale all’Università Federico II, Carmine Cossiga, docente di Economia delle amministrazioni pubbliche all’Università Parthenope, Antonio di Gennaro, docente di Pianificazione pubblica delle risorse naturali e ambientali alla Seconda Università di Napoli.

Nessun commento: