martedì 26 gennaio 2016

Vallone Lavinola: da discarica a sito naturale. Iniziata la bonifica

A giorni il protocollo dì intesa con Piano di Sorrento e Regione Campania per sostituire le strutture metalliche per impedire alla pioggia di portare tutto direttamente a mare 

Fonte: Costanza Martina Vítale da Le Cronache 

Meta - Avviate le operazione di bonifica del Vallone Lavinola, il percorso naturalistico a confine tra i Comuni di Meta e Piano di Sorrento. Da ieri, infatti, sono a lavoro gli operai incaricati dalla Gori di bonificare il sito, ormai diventato una vera e propria discarica a cielo aperto. A dare l'annuncio dell'inizio delle operazioni è stato il sindaco di Meta, Giuseppe Tito attraverso un post su Facebook Gli operai hanno cominciato a rimuovere i rifiuti accumulati nel tratto finale del vallone, a ridosso della spiaggia del Purgatorio. Successivamente risaliranno la conca. Q sarà poi un secondo intervento che interesserà le briglie. Saranno, infatti, sostituite le strutture metalliche che trattengono i rifiuti impedendo alla pioggia di trascinarle fino a mare. In merito a questa parte dei lavori nei prossimi giorni sarà stipulato un protocollo d'intesa tra i Comuni di Meta e di Piano di Sorrento, Regione Campania e Gori. L'intervento dovrebbe concludersi nel giro di due o tre mesi. Il degrado del vallone di Lavinola è stato più volte denunciato dagli ambientalisti. Poco più di un mese fa ¡I Wwf ha segnalato alla Capitaneria la presenza di liquami fognali. Prima ancora erano stati gli attivisti della Grande Onda, sulla base dei reportage realizzati dal fotografo Luigi De Pasquale, a evidenziare la presenza di ogni tipo di rifiuti nell'area ed a chiederne l'immediata bonifica. La questione del Vallone Lavinola va avanti da diversi anni. L'intreccio con la Gori è particolarmente importante in quanto, oltre ai rifiuti solidi che offendono la bellezza e la salubrità del sito naturalistico, il Vallone è spesso alveo involontario di rivoli di fogne che, successivamente, sgorgano a mare.
 
Appena qualche mese fa sul punto lo stesso sindaco aveva dichiarato di avere a cuore la soluzione del problema, facendo intervenire i consiglieri della Regione Campania: «L'obiettivo dichiarava Giuseppe Tito - è costringere la Gori a far funzionare bene l'impianto per evitare che in mare arrivi ciò che non deve arrivare. Inoltre, l'occasione è stata utile per far conoscere ed apprezzare le bellezze dell'area agli autorevoli componenti del Consiglio regionale della Campania. Il Comune ha intenzione di realizzare un progetto di riqualificazione di questo tratto di costa caratterizzato da grotte naturali, scavate nella falesia calcarea, che rappresentano un pezzo importante di storia marinara. Ho parlato anche di questo con i consiglieri regionali per verificare un percorso in grado di attrarre fondi da investire nel progetto». Sulla questione però anche l'onorevole Flora Beneduce «Ancora una volta, raggiungendo per mare l'area dove è stato fatto il sopralluogo, mi si sono riempiti gli occhi di bellezza. Insenature, piccole baie, grotte di una suggestione inimmaginabile. Ecco perché questo patrimonio non può essere lasciato all'incuria e al degrado. L'impianto Gori va riparato subito! E per quanto ci riguarda daremo tutto l'appoggio al progetto di riqualificazione promosso dal sindaco».

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