sabato 20 febbraio 2016

Se c'è pizza, c'è festa...

Vico Equense - Se c'è pizza, allora c'è acqua, c'è farina, c'è pomodoro, c'è mozzarella, c'è festa. Un cibo tutto nostrano e che ci invidiano in tutto il mondo. È giusto festeggiarla ed è giusto farlo tutti insieme, con una festa destinata a entrare nella storia della città. Il 3, 4 e 5 aprile 2016, devono esserci tutti, nessuno escluso, per promuovere i prodotti del territorio e per rivendicare l’importanza della pizza nel panorama gastronomico e culturale italiano. Da quella famosa focaccia presentata alla regina Margherita, ma anche prima di allora, nei tempi antichi, quando era ancora una focaccia, la pizza è diventata un pane prezioso per gusto e costo. In 126 anni di vita ha sfamato reali e scugnizzi, presidenti americani e aborigeni australiani e messo d'accordo, davanti a un piatto fumante, bambini e adulti di tutto il mondo. I maestri pizzaioli sfornano ogni giorno 8 milioni di pezzi, vale a dire quasi 192 milioni di pizze al mese e 2,3 miliardi di pizze l'anno per un giro d'affari di 12 miliardi di euro (dati Cna-Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa). Per quattro consumatori su dieci è l'abilità delle loro mani a fare la differenza, da ingredienti poveri come l'acqua e la farina. Il segreto sta nella cura con cui viene lavorato l'impasto, un'arte tramandata di generazione in generazione nei forni. Facciamo festa in onore di questo alimento che mangiano tutti: grandi, piccoli, diabetici, celiaci, schizzinosi e buongustai. La sua casa è qui, visto che a Vico Equense ha frequentato le scuole fino all’Università.

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