sabato 23 aprile 2016

Commemorazione di Franca Scaramellino e Camillo Renzi

Benedetto Migliaccio
di Benedetto Migliaccio, sindaco di Vico Equense

Vico Equense - La cerimonia del 25 aprile, grazie all’ iniziativa di Beniamino Cuomo ed altri amici, quest’ anno ruoterà sul ricordo commemorativo delle figure del Commissario Camillo Renzi, attendente di S.M. il Principe di Savoia e futuro Re Umberto, e della moglie, la vicana Franca Scaramellino; entrambi vennero deportati dai nazisti ed internati in campi di concentramento. A seguito del rastrellamento e della cattura furono separati per sempre in quanto il Commissario Renzi non uscì vivo dalle torture dei nazisti. Poche notizie reperite al Comune testimoniano che anche il matrimonio di Franca, con il Commissario Renzi, fu celebrato qui a Vico Equense nel 1933; testimonianza di un legame non effimero con la nostra città! Franca Scaramellino oltre che vicana, è “cugina degli affetti” dei miei cari, in quanto figlia di Carmela Volpe, a sua volta figlia adottiva dalla mia bisnonna Agnese De Sinno che l’ allevò come sua, le diede dote ed alla sua prematura scomparsa le offrì ultima casa nella nostra Cappella, ove riposa. Ma se il legame con Vico fu non banale, certo di travolgente intensità fu quello che all’ ombra della futura regina Maria Josè si sviluppò con l’ antifascismo valdostano, che condusse entrambi i coniugi all’ orrore di Dachau. La città di Vico Equense celebra degnamente Filangieri, Luigi Serio, Monsignor Natale ed i suoi tanti figli illustri che con il pensiero, la parola, la toga e gli scritti hanno combattuto in ogni secolo per la Libertà, e non dimentica con Monumenti e Viali i combattenti di cielo, mare e terra che persero la vita per difendere la patria; da oggi non può né deve mai dimenticare il coraggio di chi ha pagato prezzo altissimo per opporsi alla dittatura e per la difesa delle proprie idee. E se il 25 Aprile è giorno per la memoria condivisa per chi, da ogni parte politica, si oppose alla Dittatura ed al fascismo, e se lo scorso anno la presenza di Marta Herling ci ha consentito di ricordare la rete degli antifascisti liberali della Penisola Sorrentina che consentirono a Benedetto Croce di sfuggire al rapimento ed alla deportazione in Germania, quest’ anno il ricordo va a chi purtroppo non riuscì a sfuggire ai rastrellamenti. A partire da questa giornata anche la nostra concittadina Franca, ed il Marito Camillo, saranno annoverati a pieno titolo tra gli esempi di sacrificio per l’ infinito combattimento a difesa della Libertà.

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