lunedì 18 luglio 2016

Liquami in mare, Sorrento ripiomba nell`incubo

In Costiera incubo divieti dopo le ultime piogge: attese le analisi 

Fonte: Massimiliano D'Esposito da Il Mattino

Sorrento - Due episodi emblematici delle condizioni in cui versa la rete fognaria della penisola sorrentina. L'altra sera un vero e proprio fiume di liquami maleodoranti è uscito da un tombino che si trova lungo via Capo, all'altezza del confine tra i territori di competenza dei Comuni di Sorrento e Massa Lubrense. I reflui che si sono riversati lungo la strada sono poi finiti nelle caditoie di raccolta della pluviale. Attraverso le condotte delle acque bianche hanno raggiunto il rivolo che scorre nella zona e sfocia in mare. Il problema si era già manifestato la mattina, anche se in quel caso dopo pochi minuti la situazione era tornata alla normalità. In serata invece, il pozzetto ha iniziato nuovamente a vomitare le acque di scarico lungo la strada piena di traffico. I veicoli in transito si sono così trovati ad attraversare un fiume di melma. E così è tornato l'incubo dei divieti e del balletto delle analisi in Costiera. Residui fognari lasciano tracce per giorni, per questo gli operatori sono preoccupati e aspettano con ansia i risultati delle analisi dei prossimi prelievi. Anche se il fenomeno non si è manifestato con la stessa gravita dei mesi scorsi, il livello della tensione è salito in tutti i centri della Costiera, da Vico Equense a Massa Lubrense, per la pioggia nel cuore della stagione balneare: il mare scuro, anche se si tratta solo di fango e non anche di liquami, fa un brutto effetto. In via Capo, dopo le segnalazioni degli automobilisti al comando della polizia municipale e alla centrale operativa dei vigili del fuoco, i tecnici della Gori sono riusciti a risolvere il problema arginando i danni.
 
Una squadra di operai ha lavorato fino a tarda sera. I residenti spiegano che non è la prima volta che si verifica la fuoriuscita di liquami nella zona: le condotte sono inadeguate ad accogliere gli scarichi degli alberghi e delle abitazioni di quella parte del territorio di Sorrento. Una cosa analoga è successa più o meno nelle stesse ore anche nella frazione collinare di Priora. Anche m questo caso, già da sabato mattina si è verificato lo sversamento di reflui dalle condotte della fogna. Acque di scarico che più a valle sono confluite nella pluviale. I due episodi confermano come la rete fognaria della costiera sorrentina non sia adeguata rispetto ai carichi, soprattutto durante i mesi estivi quando, grazie ai flussi turistici, la popolazione raddoppia. Ora si teme che i liquami, raggiungendo il mare, possano alterare i valori batterici. Per questo gli operatori balneari guardano con apprensione alle prossime analisi dell'Arpac. Anche se a preoccupare non sono solo gli episodici sversamenti di reflui che le correnti possono disperdere abbastanza rapidamente. «La situazione dei valloni della penisola è allarmante - spiega il fotoreporter Luigi De Pasquale - non dimentichiamo che con la separazione tra acque bianche e nere le prime vanno convogliate nei rivoli. Ma se i corsi d'acqua non saranno bonificati si rischia di peggiorare lo stato delle cose». Durante i sopralluoghi effettuati nei canyon della Costiera, anche insieme alle forze dell'ordine, De Pasquale e Vincenzo Ruggiero hanno documentato quali sono le emergenze. «Il Vallone Lavinola, al confine tra Piano di Sorrento e Meta, è interessato da un vasto movimento franoso che rischia di portare migliaia di metri cubi di terreno verso il mare. Senza dimenticare gli scarichi illeciti che abbiamo individuato e che sono ancora lì». Non va meglio in altre zone. «A Piano di Sorrento - conferma De Pasquale - c'è il Vallone San Giuseppe che è completamente ostruito. Se non si interviene con una bonifica si rischia un disastro idrogeologico immane in caso di forti piogge». Una serie di problematiche in merito alle quali si rileva anche l'interrogazione del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Cirillo, al governatore De Luca ed all'assessore Bonavitacola: «Cosa fanno - chiede l'esponente pentastellato - Regione e amministrazioni locali, per il rilevamento degli scarichi abusivi e la separazione delle acque bianche da quelle nere? Quali interventi sono stati realizzati m Costiera sorrentina per ripristinare le linee di deflusso delle piogge ed impedire lo sversamento in mare di ingenti quantità di terreno e detriti misti a liquami fognari?».

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