giovedì 21 luglio 2016

Politiche sociali, Colomba Belforte: “Mi piacerebbe una comunità che si interessasse degli invisibili”

Vico Equense - Nonostante in questi ultimi anni si sia registrato un lento ma costante spostamento di interesse verso il mondo della disabilità, purtroppo questo non ha generato una adeguata cultura e una opportuna sensibilità, in quanto sono mancate quelle fondamenta sulle quali costruire il solido e duraturo rapporto di interazione tra la società e le persone disabili. “Ci sono disabilità visibili e tangibili – scrive Colomba Belforte sulla sua pagina facebook - le riconosci da una carrozzina, da un tratto somatico, da un arto mancante e poi ci sono le disabilità invisibili, apparentemente silenziose, chine dentro la mente e gli atteggiamenti, che ingombrano la testa di chi le indossa e destabilizzano chi le vive nel quotidiano. Queste, come ombre le si porta con se, sull'asfalto dei propri passi e le si confonde tra quelle degli altri. Forse però, nessuno si chiede quel ragazzo/a perché sfarfalli, perché saltelli, perché lanci urla, perché faccia tante domande insolite sui denti, sui vestiti sul panorama, perché non sopporti un posto piuttosto che un'altro... la risposta è "E' strano lasciamolo stare, forse a lui/lei sta bene cosi" E' vero questi ragazzi sono voluti bene dai compagni, ma nessuno li chiamerà per una passeggiata o per un gelato, perchè con loro si porteranno le loro ombre di stranezza; ombre, le quali, in alcuni momenti nemmeno noi familiari sopportiamo, saturi di comprensione e giustificazione, ma terribilmente impauriti dal crescere di queste stesse, che quando noi non ci saremo, magari nessuno vorrà comprendere. Allora mi piacerebbe una comunità che si interessasse degli invisibili e creasse momenti di coesione, non sempre noi familiari ne siamo capaci perché non è semplice chiedere aiuto e più questi ragazzi crescono più diventano invisibili al cuore. Guardiamo oltre le ombre aiutiamo a colorarle di opportunità anche se non ci è chiesto”.

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