mercoledì 20 luglio 2016

Viaggio-odissea tra Pompei e Sorrento «Una vergogna trattare così i turisti»

Fonte: Susy Malafronte e Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Martedì nero per il turismo degli scavi e della costiera: da Pompei a Sorrento l'odissea trasporti per centinaia di stranieri. Dalla Spagna, alla Germania, dal Giappone alla Francia la rabbia viaggia sui binari deserti della Circumvesuviana. Ore di attesa sotto il caldo torrido delle stazioni e fino a 50 euro per arrivare agli scavi e m penisola a bordo di tari abusivi. Marcela è spagnola, viaggia da sola: Pompei è il regalo dei suoi genitori per la laurea. È arrivata nella città degli scavi a bordo di una Multipla - anonima, senza adesivi riconducibili ad una compagnia di viaggi - noleggiata a Napoli. Con lei c'erano Mare e Nelly, due coniugi tedeschi, in tre hanno pagato 150 euro per farsi accompagnare nella città archeologica. «Ora - racconta Marcela - dopo un tour da incanto devo attendere tre ore per prendere il primo treno per Napoli. Non ho altri 50 euro da buttare via». Mare e Nelly, da Berlino, so no arrabbiati. «In Germania - dicono non ci sono interruzioni dei trasporti così selvagge. Il turismo è sacro per l' economia del Paese e come tale viene rispettato». Angelic è una 50enne francese che, per combattere il caldo afoso nella stazione di Villa dei Misteri super affollata e senza aria condizionata, si è messa m costume. «Non mi importa se sono semi-svestita - ha detto Angelic a vergognarsi dovrebbe essere chi mi ha costretta ad aspettare per ore in una stazione sporca e squallida».
 
Rabbia e sconcerto anche a Sorrento. I volti dei turisti giunti nella stazione di Sorrento nel primo pomeriggio sono il segno più evidente dei disagi provocati dallo sciopero dei macchinisti. Michele, 27enne bresciano, è uno dei vacanzieri costretti a prendere il tari o ad affidarsi ai pullman messi a disposizione dalle agenzie di viaggio per rimediare alla mancanza dei treni. «Per farci accompagnare da Castellammare a Vico Equense - racconta il giovane - il tassista ha chiesto a me e ai miei amici 30 euro, mentre il treno ci sarebbe costato due euro a testa: una vergogna». Altri vacanzieri, invece, la prendono con filosofia. È il caso di Alberto e Mara, venuti a conoscenza dello sciopero dopo essere arrivati nella stazione di Porta Nolana alle 11.15, proprio quando i treni erano fermi Per ingannare il tempo, la coppia si è concessa una visita al mercato del pesce e un pranzo in una trattoria di Napoli; poi è salita a bordo del primo convoglio disponibile per Sorrento. «Tutto sommato ci siamo divertiti - fanno sapere Alberto e Mara - ma è inaccettabile un collegamento ferroviario con tanti e tali disservizi come quello tra Napoli e la Costiera». Ad Alfredo e Sonja è andata addirittura peggio. La coppia - lui costaricense, lei tedesca - ha impiegato quattro ore per raggiungere Sorrento da Napoli Nel capoluogo avevano già acquistato i biglietti della Circum quando hanno saputo dello sciopero e sono stati «dirottati» sul treno delle Ferrovie dello Stato per Pompei. Qui, dopo un'ora d'attesa nella canicola, sono stati costretti ad acquistare altri due biglietti per prendere il treno della Circum alla volta di Sorrento. «È complicato arrivare da queste partì - commenta Sonja una volta giunta nella città costiera adesso dobbiamo raggiungere l'hotel: mica scioperano pure gli autobus?»

1 commento:

Unknown ha detto...

30 euro ti è andata bene a noi a brescia x fare 4 km 12 euro!!! una rapina!!!