martedì 23 agosto 2016

Ludopatia in Campania in pericolo il 13% dei giovani

Dalla Legge di Stabilità 2016 quasi cinque milioni di euro per combattere la dipendenza Ludopatia 

Fonte: Metropolis 

Il gioco d'azzardo patologico (meglio conosciuto come GAP), è uno degli effetti secondari negativi legati al boom del gambling nel nostro Paese. Lo scorso anno, una ricerca condotta dal Ministero della Salute ha messo a nudo il problema. Stando ai dati forniti, oltre 900.000 italiani, soffrono di ludopatia. La percentuale sulla popolazione oscilla tra 1'1.5% e il 3.8% di giocatori a rischio, cui va aggiunta quella del 2.2% di malati patologici. Nel Centro Sud, si concentrano i due terzi dei giocatori, di cui, circa il 60% ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni. La spesa media è di circa 50 euro al mese, come testimonia un report prodotto dal blog Slotsgratisonline. Molte di queste persone preferiscono giocare online per nascondere i propri problemi a familiari e amici, ma anche il settore dell'offline va forte. Alcuni dati su tutti: l'Italia stampa un quinto dei Gratta e Vinci di tutto il mondo, e ha il record di apparati elettronici da gioco, circa 4l6mila, a cui si aggiungono 50mila video lottery. Con questi numeri non c'è da stupirsi se il Ministero della Salute ha stanziato 50 milioni di euro per combattere il GAP. Sul gradino più basso del podio, per quel che concerne gli aiuti ricevuti, c'è la Campania, terza dietro il Lazio e la Lombardia. Per la regione del Vesuvio sono stati stanziati 4.820.000 euro.
 
Napoli e dintorni generano un volume di gioco di 3.583.000 euro con una spesa pro capite annua di 852 euro. Secondo gli esperti di mercato, la Campania è la regione dove vi sono concentrati il maggior numero di persone che hanno effettuato delle puntate all'interno di casino on line, almeno una volta nella vita. La Campania ha anche un altro problema: il gioco illegale. Sono molti i centri di gioco sotto controllo della malavita, mascherati da autorizzati Aams, ma che in realtà eludono sia i controlli che la tassazione, non collegando le macchinette al server del Ministero. Inoltre, qui vi è la più grande percentuali di giovani a rischio GAP, pari al 13% contro una media nazionale dell'11%.

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