sabato 17 settembre 2016

Il patto dei 18 sindaci anti-ruspe appello per salvare 40mila abusi

Caos su pareri e competenze, i Comuni della zona rossa chiamano Fulvio Bonavitacola «Non sappiamo come analizzare i condoni, serve una legge chiara per le sanatorie» 

Fonte: Ciro Formisano da Metropolis 

Un patto tra i sindaci della zona rossa per sbloccare le oltre 40mila pratiche di condono stipate negli archivi dei Comuni. Un accordo extra-politico per chiedere alla Regione Campania una legge chiara che non lasci spazio a interpretazioni, soprattutto in merito a vincoli e pareri per la richiesta della sanatoria. E' il succo del documento che nei prossimi giorni verrà firmato da 18 sindaci e poi inviato al vicepresidente della giunta regionale, Fulvio Bonavitacola. Dopo la lunga pausa estiva, infatti, amministratori e tecnici dei Comuni della zona rossa - Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Pompei, Portici, Sant'Anastasia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, San Giuseppe Vesuviano, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase - hanno riaperto la discussione sulla questione relativa all'analisi delle richieste di condono datate 1985 e 1994. Incassata la piena disponibilità della Regione - eloquenti le parole di De Luca: «Impossibile abbattere tutti quegli alloggi» - la "gatta da pelare" per gli amministratori chiamati a combattere l'incubo delle ruspe è rappresentata dalla burocrazia. O meglio dalla necessità di fornire elementi chiari ai tecnici che dovranno analizzare condoni vecchi di trent'anni.
 
«Con la Regione c'è massimo dialogo e per questo ringrazio Fulvio Bonavitacola - le parole di Francesco Ranieri, sindaco di Terzigno, dove c'è una richiesta di condono ogni 6 abitanti - Il nostro obiettivo è partecipare attivamente alla discussione per risolvere lo stallo e le difficoltà di analisi delle pratiche. I Comuni hanno bisogno di avere linee d'indirizzo chiare. In particolare sui vincoli e le discrasie sul ruolo degli enti chiamati ad esprimere dei pareri. Ovviamente se si lascia spazio ad interpretazioni è impossibile immaginare di sbloccare in pochi mesi un problema che ci portiamo dietro da trent'anni». Concetti ribaditi anche nel corso dell'ultimo vertice andato in scena all'interno del Municipio di Somma Vesuviana. «Nei prossimi giorni stileremo un documento - le parole di Panieri - Saremo di supporto costruttivo all'attività della Regione. Il nostro obiettivo è essere coesi per tutelare i diritti delle 500mila cittadini che vivono in questa zona».

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