venerdì 9 settembre 2016

Tragedia del Primo maggio chiesti i danni a Fiorentino

Fonte: Daniele Di Martino da Metropolis

Sorrento - Tragedia del Primo maggio, il Comune cita il giudizio l'ex sindaco Marco Fiorentino e gli operai della ditta delle luminarie. Arriva un decreto ingiuntivo per il pagamento delle spese processuali nell'ambito della sentenza della Corte di Cassazione. Era il 2007 quando nel corso del montaggio delle luminarie Claudia Fattorusso e Teresa Reale, da poco uscite dalla chiesa, morirono travolte dal braccio meccanico staccatosi da una gru utilizzata per l'installazione delle luci in piazza Sant'Antonino. Si è poi giunti all'epilogo finale con condanne per gli operai della ditta Donnurumma di Pimonte e la rideterminazione della pena per Marco Fiorentino. Infatti l'ex sindaco, ora consigliere comunale d'opposizione, per la tragedia del Primo maggio attende il giudizio d'Appello nel quale ci sarà la rideterminazione della pena. È imputato solo di omicidio colposo. La Cassazione nei mesi scorsi ha confermato tutte le pene per gli operai dei Donnarumma di Pimonte e ha confermato due assoluzioni. Solo per Fiorentino, condannato in secondo grado a due anni pena sospesa, è stato stabilito il ritorno in Appello, anche per la sopraggiunta prescrizione di due dei tre reati contestati. Sono stati prescritti infatti i reati di omissione d'atti di ufficio e lesioni colpose. Resta l'accusa di omicidio colposo, per cui la corte d'Appello aveva già condannato Fiorentina a due anni di reclusione. Poi la Cassazione ha rinviato di nuovo a Napoli il processo. In ogni caso il Comune ha citato in giudizio lo stesso Marco Fiorentino e gli operai Aniello, Massimo e Eduardo Donnarumma della ditta di luminarie di Pimonte. Si tratta di un decreto ingiuntivo proposto dal Comune presso il Tribunale di Torre Annunziata, per cui gli imputati sono chiamati a pagare ognuno la cifra di 9.086,54 euro.
 
Il tutto è stato affidato poi con una determina all'avvocato Maurizio Pasetto dell'avvocatura comune. Infatti il Comune di Sorrento ed i quattro imputati sono stati condannati, con vincolo di solidarietà passiva, al pagamento delle spese di lite in favore di distinte parti civili costituite nel giudizio penale per effetto delle sentenze del Tribunale Penale di Torre Annunziata nel 2010, dalla Sentenza emessa dalla Corte di Appello Penale di Napoli nel 2014 e dalla Sentenza della Corte di Cassazione, sezione penale, nel 2015.

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