sabato 1 ottobre 2016

Area tecnica, Catello Arpino responsabile

Architetto Catello Arpino
L’Assessore all'urbanistica Angelo Castellano detta le regole per il funzionamento della commissione edilizia

Vico Equense - Al via una riorganizzazione delle posizioni apicali degli uffici comunali. I decreti, non ancora visibili sull’albo pretorio, dovrebbero essere esecutivi a breve. Della riorganizzazione si è discusso ampiamente in giunta, e fin dall’insediamento il Sindaco Andrea Buonocore ha ascoltato le esigenze dei dipendenti comunali. Non appena saranno resi pubblici i decreti di nomina, vi daremo tutti i dettagli sulla nuova organizzazione della macchina comunale. Al momento sembra certa una riduzione dei dirigenti, tre in meno. Altra ipotesi, fondata, è la creazione di un’area tecnica con a capo l’Architetto Catello Arpino, che avrà competenze su urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici, demanio e manutenzione del territorio. Nei giorni scorsi, l’Assessore all’urbanistica Angelo Castellano, nella prima riunione organizzativa della commissione edilizia (oggi commissione locale per il paesaggio), ha stabilito i criteri delle riunioni. Non più tre sedute settimanali, ma una soltanto. Non c’è questa esigenza di incontrarsi più volte, in quanto, su richiesta della stessa Soprintendenza, le pratiche da inviare ogni mese non possono superare il numero di 25.

5 commenti:

raf starace (stareis) ha detto...

Non va bene, non va assolutamente bene.
raffaele starace

raf starace (stareis) ha detto...

siamo tornati indietro di 20 anni
raffaele starace

raf starace (stareis) ha detto...

SOLO PER CHIARIRE: non ci si riferisce alla gestione dell'ufficio e all'operato del Responsabile Catello Arpino, ma alla impostazione POLITICA che si vorrebbe (condizionale d'obbligo) dare con la nuova amministrazione.

ANZI si coglie l'occasione per ringraziare l'allora Sindaco Giuseppe Dilengite cui va TUTTO il merito per aver portato a Vico un responsabile con le conoscenze tecniche ed il bagaglio culturale come l'architetto Arpino.

agnello ha detto...

Non sarebbe il caso, prima di ridurre i lavori della commissione, parlare con Sovrintendenza per cercare un accordo circa le quantità di pratiche da inviare???

25 pratiche a mese, considerando le pratiche di condono e quelle relative ai lavori pubblici, sono veramente una risposta esigua rispetto alle esigenze dei cittadini (edilizia privata).

Va trovata una soluzione che non può essere ridurre le pratiche da inviare, secondo quale norma non accetta le pratiche ??

Nello Davino

raf starace (stareis) ha detto...

io dico solo che il "FATTO NUOVO" addotto come giustificazione, NON rappresenta NESSUN fatto nuovo.

Ricordo a me stesso che SIN dal 2001, quando eravamo assieme in C.E.C. prima e C.E.C.I. poi, collega D'Avino, la Soprintendenza non ha MAI voluto più di 25 pratiche al mese..!

Ma di cosa stiamo parlando??!

Si ritornerebbe (CONDIZIONALE D'OBBLIGO), indietro di 16 anni...
rs