domenica 2 ottobre 2016

Colomba e Michele: i loro primi 50 anni

Colomba Fraddanno e Michele d'Esposito
di Filomena Baratto

Vico Equense - Un matrimonio così longevo suscita un insieme di emozioni e sentimenti, a cominciare dalla tenerezza per due persone che si sono viste “crescere” e si conoscono così bene che non c’è più nulla che non sappiano l’uno dell’altra. Eppure hanno ancora la voglia di viversi come hanno fatto fino ad oggi visto che il passato è ormai lontano e il presente è sempre nuovo. A questa età si crede l’amore al limite della passione, ormai tranquillo e sereno, come un mare calmo. Questo è quello che sembra, così come 50 anni di vita insieme siano un traguardo, che non ci sia più nulla da scoprire e che l’amore resti solo una reminescenza. In questa età i progetti non hanno più vigore e si spegne quella frenesia che prendeva negli anni ruggenti, ma per il resto il cuore è sempre giovane e non conosce ostacoli. Prima i figli riempievano le loro giornate e le incombenze giornaliere li tenevano occupati completamente con ritmi sostenuti. Oggi che la loro vita è più serena, i problemi attenuati, vivono di piccoli gesti, di affetto, di grandi ricordi, di nuovi amori come quello dei nipoti, accogliendo tutta la famiglia. E’ il tempo di sentirsi “soddisfatti”, per forza, per non poter essere “rimborsati” se ci fossero delusioni, ma sono anche ricchi di esperienza e dell’amore dato. E poi ogni storia, giunta a questo traguardo, si difende bene per la sua unicità e la forza acquisita. Un amore così lungo si fonda su buone premesse, sui sogni di entrambi diventati progetti, sulla voglia di condividere insieme ogni cosa. Un amore così viene su come quando si costruisce una casa, giorno per giorno, dove nessuno dei due si è mai allontanato, in senso di distanza mentale. A volte la distanza fisica è la meno pesante e importante, ma è quella mentale che lede, trafigge, spezza. Si può vivere una lunga vita insieme ma non esserci stati l’uno per l'altra e forse si può vivere così tanto insieme proprio per aver preso con leggerezza il matrimonio che non significa senza alcuna profondità.
 
Ma quando la lontananza mentale ci separa dall’altro, non basta un lungo tempo trascorso insieme per considerare il matrimonio un traguardo e forse sono molte di più le coppie che vivono nell’indifferenza piuttosto che nell’amore. Secondo le statistiche sono stati celebrati in Italia 189.765 matrimoni, le separazioni sono state 89.303 e i divorzi 52.335. In media ci si separa dopo 16 anni di matrimonio, ma i matrimoni più recenti durano sempre meno. Oggi questa istituzione ha vita breve, per la maggior parte delle volte ci sono troppe distrazioni, troppe aperture, troppi vuoti e l’amore resta finchè dura. Una volta il matrimonio era un impegno a vita e si accettava l’altro per sempre. Molto spesso oggi è solo una carta fredda e solitaria negli scaffali degli uffici mentre la realtà è diversa. Esso poggia le basi su un terreno che andrebbe dissodato e rafforzato continuamente per lasciare affondare le radici al suolo mentre negli anni tutto intorno è stato sradicato. E i figli sono una delle ragioni per cui questo terreno resta fermo e non frana ma non basta per un matrimonio duraturo. Prima ancora che sui figli, il matrimonio si fonda sulla coppia, unita dall’amore, una fede che molto spesso può anche crollare. I rapporti con i figli cambiano anch’essi nel tempo. Un conto relazionarsi con figli piccoli, un altro quando sono grandi. Una volta adulti i figli vanno via e quel che resta è la coppia iniziale, quella che nel tempo ha costruito la famiglia. L’amore di una coppia dopo 50 anni di matrimonio cambia e non sappiamo se quell’amore sia stato speso equamente per la coppia, per i figli, per i progetti portati a termine. Di sicuro festeggiano una data storica dove senza di loro niente avrebbe avuto seguito e la costruzione della loro famiglia è dipesa da quei due ragazzi che si sono incontrati e hanno espresso la volontà di proseguire una vita insieme nel bene e nel male. E con queste due categorie bisogna fare i conti, il bene e il male, due combattenti che si scontrano e si incontrano continuamente e nell’arco di 50 anni sono diventati dei soldati che hanno combattuto così bene tanto da convivere e confondersi. Forse il male si è fatto bene e il bene ha conosciuto anche il male. Insieme hanno mantenuto in piedi una battaglia lunga una vita, dove ora non si guardano le cose perse ma quelle salvate. I figli sono una forza che mantiene la coppia unita ma sicuramente non tutto l’amore dei due va sacrificato per i figli. Un vero matrimonio deve fondarsi su un amore di coppia a suo modo unico. E’ vero anche di matrimoni dove si vive per i figli e non per la coppia, di altri dove la coppia armonizza l’amor proprio con quello dei figli. Un matrimonio è la lunga storia di un amore che ha risposto alle aspettative, dove nelle cadute ci si è alzati e delle ferite ci si è curati, nelle prospettive ci si è ritrovati e non c’era altro da poter fare. E’ questo un matrimonio pieno che non va scambiato solo con l’essere consumato, dove ci si è sempre trovati anche da persi, ci si è sempre amati anche sbagliando, dove le idee erano importanti quanto il resto e ritrovarsi un impegno preso. I matrimoni di oggi sono pienamente consumati ma non mentalmente ritrovati, non collimano su questioni importanti, non combaciano in altre. Troppe situazioni da limare, troppi egoismi da smussare e pretese. L’unica cosa da consumare è l’amore in tutte le sue forme: capirsi, conoscersi, confrontarsi. In questo erano più bravi i nostri nonni, oggi siamo despoti, vogliamo tutto in cambio di poco. La donna ha capito cose che le nonne hanno compreso per prime ma che non potevano mettere in chiaro. Sono state donne intelligenti nelle loro difficoltà, nell’essere uomini e donne insieme all’interno di questa istituzione, nel sapere attendere e sacrificarsi. Per un buon matrimonio ci vuole una grande solitudine dove si sta bene prima con se stessi e poi con l’altro. Discorsi di generazioni vengono al pettine e forse è questo un periodo di passaggio, dove troppe cose sono accadute per poter restare ancorati al matrimonio così come era inteso nel passato. Ed è per questo che, se oggi si festeggiano 50 di matrimonio come quelli di Michele e Colomba, siamo tutti sorpresi ed emozionati: tutti vorremmo poter raggiungere questo traguardo così importante e ci commuove che un amore possa durare così a lungo.

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