martedì 4 ottobre 2016

Porto, prezzi troppo alti Crociere e yacht in fuga

Sorrento
Tariffa al rialzo dopo la bufera sulla security, c'è allarme delle agenzie 

Fonte: sd da Metropolis 

Sorrento rischia di perdere appeal per gli approdi crocieristici. Un allarme per il 2017 che comprende la nautica da diporto. Tutto è legato all'incremento dei prezzi per la security portuale e le tariffe che, stando alle agenzie marittime, sono giudicati alti. Un allarme che può invogliare armatori e diportisti a diminuire gli arrivi con gravi ripercussioni sul turismo. L’Assoagenti Campania invoca l'apertura di una trattativa con il Comune. A Sorrento il servizio di security sino allo scorso Ferragosto veniva garantito dagli agenti di polizia municipale. Poi dopo pareri negativi sull'iter e una denuncia, l'amministrazione scelse di adeguarsi. E conferì l'incarico di vigilanza a un istituto privato. Prima di ciò, le unità a rada a Sorrento pagavano un euro al giorno per ogni passeggero. Con l'affidamento ai privati, invece, si è passati a 27 euro al giorno per gommoni e tender nel porto. Sia chiaro: è in corso un dialogo tra agenzie marittime e Comune. Al tavolo è stato anche invitato il ministero delle infrastrutture. Il pomo della discordia, che portò anche a un parere del Viminale richiesto dal sindaco Giuseppe Cuomo, era la regolarità della convenzione stipulata nell'aprile 2014 tra Comune e Assoagenti Napoli, associazione raccomandatari marittimi, agenti aerei e pubblici mediatori marittimi della Regione Campania.
 
Questo patto, di durata triennale, prevedeva che il servizio di security venisse prestato dai vigili urbani. In cambio ogni agenzia versava nelle casse del Comune una quota: un euro a passeggero per navi fino a 150 passeggeri, 80 centesimi per imbarcazioni da 151 a 500 passeggeri e 60 centesimi a passeggero per navi con più di 500 passeggeri. Alla luce di tale intesa, «con l'obiettivo di incentivare la partecipazione del personale della polizia municipale che presta servizio di security portuale» scrisse il sindaco nel parere chiesto al Viminale lo scorso aprile, a Sorrento si fece riferimento a una delibera di giunta che individuava pure le tariffe applicate. La risposta fu laconica. Secondo il Viminale, la security con l'assistenza ai crocieristi non può essere garantita dai caschi bianchi perché l'attività non rientra «tra i compiti istituzionali della polizia locale» perché «laddove gli agenti venissero impegnati nelle attività di security portuale sarebbero tenuti ad operare sotto la supervisione delle competenti forze di polizia la qual cosa determinerebbe un ingiustificato aumento della spesa pubblica».

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