mercoledì 16 novembre 2016

Guida Rossa Michelin. La Campania avanza ora le stelle sono 45

Gennaro Esposito conferma la doppia stella
Premiati quattro nuovi locali, ma due sono bocciati A Napoli «Veritas» sale nell'empireo del gusto 

Napoli - Ancora un passo in avanti. Anzi tre, considerato che il saldo tra le nuove stelle e quelle perse dai ristoranti regionali, secondo l'insindacabile giudizio degli ispettori della Guida Rossa Michelin, coincide proprio col punto di partenza della riscossa di Massimo Troisi nella celeberrima opera prima. Alla vigilia del 2017 la Campania ricomincia da 45 stelle, divise tra 39 locali. Migliore performance solo in Lombardia. A Sud del Garigliano continua però a mancare un locale segnalato con 3 stelle, risultato ottenuto m passato soltanto dal Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui Due Golfi. Giusto iniziare dalle novità, positive e negative. Le prime: l'archi-chef ischitano Nino Di Costanzo in una sola stagione turistica maggio-ottobre) di intenso lavoro nel suo locale Danì Maison è riuscito a convincere gli ispettori a «ridargli» le due stelle perse al momento dell'interruzione del rapporto col Mosaico dell'hotel Terme Manzi di Casamicciola. Lusinghiera la motivazione: «Un viaggio nella tradizione partenopea scandita dai suoi classici. È la novità più significativa del Centro-Sud». Anche ü Mosaico, peraltro, è tornato, con una stella, nel firmamento Michelin, grazie all'ottimo lavoro svolto dallo chef Giovanni De Vivo, chiamato dalla famiglia Polito, proprietaria della struttura, proprio per sostituire Di Costanzo.
 
Dopo anni di calma piatta la Michelin si accorge che sta cambiando qualcosa anche nella ristorazione metropolitana di Napoli: la terza stella della città premia la determinazione di Stefano Giancotti e la professionalità di Gianluca D'Agostino, rispettivamente patron e chef del Veritas al corso Vittorio Emanuele. Buone notizie anche dalla provincia, in particolare da Castellammare di Stabia, dove un'intera famiglia è impegnata da anni in un progetto ambizioso: Michele Izzo e sua moglie Lucia, i figli Emanuele, Valerio e Maicol (si scrive come si legge), affiancati dallo chef Luigi Salomone, sono riusciti a portare la prima stella a Piazzetta Milù. Due stelle si spengono. Un passo indietro per l'Accanto del Grand hotel Angiolieri di Vico Equense che con 4 stelle totali perde terreno nell'eterno derby della Penisola sorrentina con Massa Lubrense che ne conferma 6. Dolorosa perdita anche per Il Flauto di Pan, il ristorante gourmet di Villa Cimbrone a Ravello. Entrambe le strutture penalizzate non hanno retto al cambio dello chef. Nessun progresso, ma anche nessuna retrocessione, per i due stelle uscenti. Possono continuare la corsa verso il massimo punteggio la Torre del Saracino di Marina di Equa, regno di Gennaro Esposito e Vittoria Aiello; e ancora, la Taverna Estia di Brusciano della Famiglia Sposito, L'Olivo del Capri Palace di Anacapri con lo chef Andrea Migliaccio, il Don Alfonso di Sant'Agata con l'intera famiglia laccarino in prima linea, I Quattro passi di Marina del Cantone, con Rita e Antonio Mellino che già hanno coinvolto la nuova generazione nel loro progetto di eccellenza. (Fonte: G.C. da Il Corriere del Mezzogiorno)

Nessun commento: