giovedì 10 novembre 2016

Il PD che vorrei…

Vico Equense - Il nuovo corso del PD di Vico Equense parte lunedì prossimo dall’Hotel Mary. Riparte da qui, dunque, il Circolo “Carlo Fermariello”, dove la segreteria regionale ha inviato un commissario dopo l’esclusione della lista alle scorse elezioni comunali. Il PD pur non prendendo parte alla competizione elettorale è rappresentato, nella Giunta di Andrea Buonocore, da un assessore. Francamente non lo so come si fa a ricostruire un partito che non c’è. Quello che so è che per fare un partito democratico è bene ripartire dal metodo: quello democratico. Lunedì, però, ci saranno sempre le stesse facce, quelli che da anni ripetono sempre le stesse lagne e polemiche. Sarà la consueta ricostruzione “appezzottata”, una mediazione che in breve tempo soffocherà l’entusiasmo della sua gente con le solite logiche delle correnti. Dopo un tracollo così grave come quello subito, è necessario ricostruire un’identità chiara, elaborare un progetto credibile per la Città. Mi piacerebbe un PD che non sia concentrato solo sulla definizione dei propri organismi dirigenti, peraltro indispensabili, o sulla difesa di individualità che hanno già dato il proprio contributo e sono diventate più occasione d’imbarazzo che di forza, ma sapesse indicare pochi, precisi terreni concreti sui quali avanzare proposte semplici e chiare e riuscisse a focalizzare l’attenzione del dibattito intorno a questi temi, affidandole a volti giovani e finalmente spendibili. Mi piacerebbe un PD che non perda tempo in contrapposizioni laceranti. Mi piacerebbe insomma un PD che desse nuova forza al rinnovamento della politica, nei volti che propone, nelle idee che mette sul tavolo. Un PD che sappia valorizzare le proprie migliori risorse, a cominciare da quanti in questo momento stanno amministrando il territorio, che non vanno lasciati soli. Sarà possibile un PD così?

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