mercoledì 16 novembre 2016

La resa dei conti nel Pd. Strappo con Buonocore

I fedelissimi ripudiano il sindaco che replica: “Io maltrattato”. Gelo sul presidente Trignano: “Sostenne Cinque e Forza Italia alle Regionali” 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Vico Equense - Non è stata una serata tra vecchi "compagni" con risate, pizza e birra. Tant'è che neanche il Pd regionale ha sminuito la disfida andata in scena all'hotel Mary sotto sguardo di Paolo Persico. commissario cittadino avrebbe sperato di insediarsi in tutta serenità invece che imbattersi in una faida. O, come preferisce definirla una nota Pd, in una «discussione aspra e franca» tra la base dem degli iscritti, l'ex segretario del papocchio elettorale Franca Rossi (silurata per l'esclusione della lista dem alle Comunali 2016) e il sindaco Andrea Buonocore, accompagnato da mezza maggioranza. A scatenare la bagarre nella prima assemblea post-voto, manco a dirlo, l'accordo tra Rossi e Buonocore: un'intesa firmata il giorno stesso della presentazione delle liste sotto l'egida del capogruppo regionale dem Mario Casillo e dell'attuale assessore ai lavori pubblici Gennaro Cinque, l'anno prima candidato alle Regionali con Forza Italia. E tutto ciò all'insaputa del circolo locale e del candidato "tradito" Maurizio Cinque, rimasto senza Pd dopo una campagna elettorale passata a braccetto con i democrat. La corrente dei malpancisti ha rinfacciato a Rossi di aver "tradito" il circolo e di aver migrato nella truppa di Buonocore senza avvertire nessuno. Mentre la stessa ex segretaria, rimpiazzata da Persico, ha risposto per le rime: «Ho subito processi mediatici e politici, ora basta».
 
Ed è qui che la frattura è diventata più profonda nonostante due assessori di Buonocore, ovvero Laura Del Pezzo e Angelo Castellano - entrambi presenti in sala (c'era anche Susi Tortora, primo candidato della lista di maggioranza VICOinvolgiAMO che si ritirò poche ore dopo l'annuncio facendo spazio al vicesindaco Franco Lombardi che a sua volta fu sostituito da Buonocore) - abbiano l'ambizione di tesserarsi. Alcuni iscritti di lungo corso, come Amalia Durazzo (candidata al Senato con i dem nel 2013), Maria D'Ordia, Arianna Verde, Vincenzo Belforte e lo stesso ex segretario Mario Taranto, hanno espresso amarezza per la conduzione di Rossi. Poi l'intervento di Buonocore e tensione a mille. «Mi è stato vietato di votare alle primarie Pd, rimasi in attesa oltre mezz'ora fuori al seggio. Fui maltrattato». Motivo? Il suo supporto a Gennaro Cinque, all'epoca sindaco. Discussione di fuoco resa infernale per la fotografia diffusa su Facebook in cui il presidente del consiglio comunale Massimo Trignano, da sempre vicino al Pd, compare a un incontro elettorale di Cinque quando l'ex sindaco si candidò alle Regionali. «Basta agli inciuci». Un monito verso il futuro tesseramento e l'eventuale congresso che potrebbe tenersi a marzo. Prima però iniziative per il referendum: domenica tutti in piazza per il Sì con incontri e dibattiti a partire dalle 10.30.

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