domenica 6 novembre 2016

Minacciati e sequestrati vendetta dei bracconieri

L'avvertimento dei cacciatori dopo un esposto alle forze dell’ordine. La denuncia di una famiglia di Massa Lubrense e del Circolo Wwf 

Massa Lubrense - Minacciati e sequestrati in casa dai bracconieri. E' la denuncia di una famiglia di Massa Lubrense dopo le ritorsioni subite in seguito a un esposto contro cacciatori senza regole. Appena una settimana fa c'è stato il primo flusso migratorio consistente di uccelli. Cittadino costretti trascorrere notti insonni a causa dei richiami, che echeggiano a tutto volume per l'intera nottata, o di doversi destare all'alba di soprassalto per i colpi esplosi fuori casa e i piombini che colpiscono tetti e finestre. E' accaduto, tra le tante località, anche a Torvillo, nel comune di Massa Lubrense, in una zona dove i fili elettrici per i fonofili sono da sempre interrati in profondità per centinaia di metri nella montagna e dove reti, trappole e gabbie fuorilegge sono utilizzate ormai da mezzo secolo. Qui una famiglia, che ormai convive col sottofondo perenne dei richiami notturni, dopo che i pallini dei cacciatori hanno colpito un bambino ed anche l'anziano genitore, hanno deciso di dichiarare guerra al bracconaggio e alla "atavica tradizione" di sparare quando, dove e come si vuole, denunciando i fatti alle forze dell'ordine. La risposta dei cacciatori fuorilegge non si è fatta attendere. Con un gesto criminoso hanno provveduto a "imprigionare" i denuncianti allocando un robusto catenaccio e catena al cancello di casa e posizionando un cartello minaccioso con su scritto: "State esagerando un poco troppo ... questo è solo un avvertimento state attenti in futuro!! A cap e na sfoglij e cipoll...". Arriva la condanna del Circolo Wwf della penisola: «Evidentemente quella di taluni cacciatori di sicuro lo è!!! - commenta Claudio d'Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno - e deve aver avuto la stessa "capa" anche il cacciatore che, in località Colli S. Pietro, nel comune di Piano di Sorrento, ha tirato giù a colpi di doppietta, interrompendone il lungo volo verso i quartieri di svernamento in Nord Africa e nel Medio Oriente, uno stupendo esemplare di Albanella Reale (Circus cyaneus), una specie a rischio d'estinzione e particolarmente protetta ai sensi della legge 157/92.
 
L'animale in difficoltà è stato avvistato da alcuni cittadini che hanno immediatamente allertato il Wwf che ha provveduto a recuperare l'animale ferito ad un'ala e recapitarlo al Cras del Frullone di Napoli per le cure. A volte abbiamo la netta sensazione che la lotta sia impari: da una parte centinaia di vagabondi armati con licenza di spargimento di piombo ... dall'altra uno sparuto gruppo di guardie e ambientalisti a contrastarli ... il rapporto è 1000 a 1. Quelli citati sono solo alcuni recenti esempi dei danni che può fare la caccia esercitata senza regole e controlli. Nel caso dell'Albanella è assolutamente impossibile confondere un uccello rapace con un'apertura alare di oltre un metro con qualsiasi altra specie. Questo ci dovrebbe far riflettere sulla professionalità e la civiltà inesistente da parte di diverse persone che continuano ad imbracciare indebitamente e pericolosamente un'arma da fuoco. In quanto alle minacce ai cittadini, che non tollerano più tali atteggiamenti arroganti e fuorilegge, ci aiutano comprendere come la caccia "fuori controllo" possa portare ad imprevedibili ed estreme conseguenze. A questo punto riteniamo che la risposta dello "stato” non possa più farsi attendere». (Fonte: Metropolis)

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