sabato 10 dicembre 2016

Liceo occupato, spintoni: due prof in ospedale

Liceo classico di Castellammare di Stabia
Castellammare, i docenti volevano fermare la protesta. Gli studenti: via all'autogestione 

Fonte: Ciriaco M. Viggjano da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - «Siamo ragazzi perbene, mica animali. Siamo sempre stati rispettosi verso gli insegnanti che però continuano a deformare i fatti a loro favore». Gennaro ha 16 anni ed è uno dei rappresentanti d'istituto. È il primo pomeriggio quando accoglie i giornalisti nell'androne e spiega loro i motivi della protesta che ha elevato il liceo classico «Plinio Seniore» sugli altari della cronaca nazionale. Ma l'entusiasmo di chi ha dalla propria parte l'età e il consenso dei compagni di banco («Sono stato eletto con 300 voti», precisa con orgoglio) non riesce a nascondere il duna di tensione venutosi a creare poche ore prima, quando circa un migliaio di studenti ha occupato la scuola per protestare contro la carenza di aule e due professoresse sono finite addirittura in ospedale. A scatenare la contestazione è stata l'emergenza- spazi che da qualche tempo affligge il liceo classico di Castellammare, uno dei più apprezzati della provincia di Napoli e tra i primi in Italia per numero di iscritti al corso di lingua cinese. Attualmente l'istituto ospita quasi mille e 300 ragazzi disseminati tra la succursale di via Virgilio e la sede centrale di via Marconi. Risultato? «Siamo costretti a cambiare aula ogni due ore - racconta un gruppo di studenti - Altre volte dobbiamo occupare gli spazi lasciati liberi dalle classi impegnate nell'ora di educazione fisica, altre volte ancora facciamo lezione in corridoio».


Una situazione insostenibile, insemina, che ieri mattina ha spinto gli allievi a manifestare con cori e striscioni davanti all'ingresso della scuola per poi occupare le aule. Ed è in quel momento che cinque insegnanti si sono posizionati nell'androne per contenere la folla. «Abbiamo solo tentato di evitare che i ragazzi si facessero male e di preservare l'accesso ai disabili e a chi desiderava fare lezione», spiega la vicepreside Giovanna Domestico. «Tutte menzogne - replicano i rappresentanti d'istituto - I professori hanno bloccato l'accesso alla scuola per impedirci di occuparla». Una docente è stata travolta dai manifestanti e, dopo aver battuto la testa a terra, ha cominciato a scalciare per evitare di essere calpestata. Per lei è stato necessario il ricovero all'ospedale «San Leonardo», dove i medici le hanno riscontrato una forte tachicardia per poi assegnarle tre giorni di prognosi. Stesso discorso per la vicepreside che ha rimediato una contusione guaribile in cinque giorni: «Tenevo aperta la porta antipanico col braccio e così ho rischiato di spezzarmelo - spiega Giovanna Domestico - A evitare il peggio è stata una collega che mi ha protetto dall'enorme flusso di ragazzi». Per gli studenti, però, le cose sono andate diversamente. «Mentre scendevamo in cortile - spiega Salvatore, 17 anni, rappresentate d'istituto - due professoresse hanno cominciato a inveire contro di me e altre due ragazze alle quali hanno persino tirato i capelli. Dopodiché la docente si è buttata a terra e ha finto di essere stata picchiata. E allo stesso modo si e comportata la vicepreside che, comunque, dopo poche ore è tornata a scuola senza manifestare alcun tipo di problema fisico». Nel pomeriggio, infatti, la preside Fortunella Santaniello ha convocato i rappresentanti degli studenti, dei genitori e dell'amministrazione comunale. Obiettivo: fare chiarezza sull'accaduto e individuare una soluzione per far rientrare la protesta nel più breve tempo possibile. Un esempio? I locali dell'ex pretura potrebbero diventare succursale del «Plinio Seniore» a partire da settembre 2017, come ha ipotizzato il sindaco Antonio Pannullo: «Da parte nostra c'è il massimo impegno per assicurare continuità alla programmazione scolastica, sebbene la competenza in materia spetti non al Comune ma alla Città metropolitana. Per il resto condanniamo gli episodi che hanno coinvolto studenti e professori». Presente all'incontro anche Giuseppe Tito, sindaco di Meta e membro del Consiglio metropolitano: «Abbiamo già attivato le procedure finalizzate a individuare nuovi spazi per gli studenti. Nel frattempo, come primo cittadino sono pronto a mettere a disposizione della preside e degli allievi i locali dell'ex sede municipale di Meta». Gli studenti del liceo classico di Castellammare, però,non hanno fatto dietro front nemmeno davanti alle rassicurazioni giunte dai vertici del Comune e della Città metropolitana. Per tutto il pomeriggio e la serata di ieri i ragazzi hanno occupato corridoi, palestra e aule nelle quali hanno anche organizzato lezioni di musica, canto, alimentazione, cultura antidroga e cinefórum. «Domani (oggi per chi legge, n.d.r.) terremo un'altra assemblea durante la quale valuteremo le garanzie che ci sono state offerte e decideremo se continuare l'occupazione o riprendere le lezioni».

Nessun commento: