sabato 3 dicembre 2016

"Non volevo diventare un boss", il libro di Salvatore Esposito a Vico Equense

Alla libreria Ubik domenica 4 dicembre alle ore 17:30 

Vico Equense - Dal banco di Mc Donald’s alla scuola di recitazione di Beatrice Bacco, Salvatore Esposito è diventato famoso con il volto di Genny Savastano nella serie tv Gomorra. Ma chi si nasconde dietro quegli sguardi gelidi e spietati? Forse qualcuno che ha conosciuto direttamente il contesto del degrado e della criminalità e che, magari anche per questo, si rivela così convincente nel ruolo? In questo libro Esposito ha deciso di raccontarsi perché trova che la sua storia personale abbia un che di particolare e possa ispirare un po’ tutti, specialmente i giovani. Salvatore è un figlio della Napoli popolare: cresciuto senza vizi, ha dovuto presto cominciare a darsi da fare. Tuttavia, diversamente da tanti coetanei che nella speranza di guadagni facili si sono lasciati tentare dalla sirena pericolosa della Camorra, ha sempre creduto, come i suoi genitori, nello studio e nel lavoro. Ma in questa vita, onesta e normale, a un tratto ha fatto irruzione una passione incontenibile, assoluta: quella per la recitazione. All’epoca Salvatore, per mantenersi, lavorava da McDonald’s: diventare un attore sembrava impossibile. Eppure, con determinazione, umiltà, spirito di sacrificio, ci è riuscito… Non volevo diventare un boss racchiude un messaggio importantissimo e positivo per i ragazzi: non cercate facili scorciatoie, ma inseguite le vostre passioni perché così i vostri sogni potranno diventare realtà. Allo stesso tempo, questo libro rappresenta un omaggio di Salvatore a Napoli, la sua città che gli ha dato tanto, e che non va identificata con la Camorra, ma semmai con la gentilezza della gente, o con il suo teatro e la sua musica, o magari semplicemente con la cortesia di un caffè sospeso. per poi approdare sul piccolo schermo: nel mezzo tanto lavoro, sacrifici e il sostegno sempre presente della famiglia e adesso che Salvatore ha raggiunto questo successo improvviso ha deciso di raccontare la sua storia, non come autobiografia, quanto piuttosto per incoraggiare i tanti ragazzi che come lui si sono trovati a dividersi fra la passione e un lavoro necessario per vivere. Soprattutto un’occasione per lanciare messaggi importanti.

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