venerdì 16 dicembre 2016

Opere pubbliche, edilizia privata e manutenzione del territorio, parla Matteo De Simone

Matteo De Simone
Intervista all’ex Assessore del Comune di Vico Equense 

Vico Equense - “La crescita della Città passa anche attraverso investimenti, pubblici e privati.” Inizia così il nostro colloquio con l’ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Vico Equense Matteo De Simone. “Investimenti, - ci spiega De Simone - che oltre a incidere sulla qualità della vita, permettono anche una reale trasformazione del territorio. Purtroppo devo costatare, con mio dispiacere, che le prime mosse di quest’amministrazione comunale vanno in senso contrario.” Può farci capire meglio? “Prendiamo ad esempio l’accorpamento delle funzioni gestionali in un unico soggetto, nel caso particolare l’Architetto Catello Arpino. Questa scelta, sta incidendo negativamente, sia sui processi amministrativi dell’edilizia privata sia su quelli di formazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, più volte avviato e non da ultimo attraverso un corposo lavoro dell’amministrazione Migliaccio, uno strumento strategico importantissimo per la crescita e lo sviluppo della Città di Vico Equense, uno strumento necessario anche in costante vigenza del P.U.T. al fine di incidere e trovare superfici per il “terziario” quindi sulla crescita delle attività ovvero della Città.” Lei ritiene che riunire i settori lavori pubblici e urbanistica, in capo a un solo dirigente è una scelta poco produttiva? “Alla luce dei primi passi, e dell’approccio con l’organizzazione dell’apparato amministrativo attuato, ritengo che le necessarie attività di pianificazione avviate siano state abbandonate. Chiaramente ciò non dipende dalle capacità dell’Architetto Arpino, quanto piuttosto dal contesto organizzativo, definito di riordino, ma che in realtà, attraverso la contrazione dei servizi, limita fortemente le risposte amministrative alle attese dei cittadini, degli operatori economici e professionali impegnati nel settore." Meglio l’impostazione precedente? “L’assetto organizzativo con tre soggetti nel ruolo di dirigenti, nel campo dell’edilizia privata e urbanistica, lavori pubblici e gestione/manutenzione del territorio, era un patrimonio da non disperdere così facilmente, anche per gli innegabili risultati prodotti, non più di qualche anno fa. Come non ricordare l’assetto dirigenziale con Francesco Iovine, Catello Arpino e Paolo Guadagno e i risultati ottenuti sul piano della direzione quotidiana, dei progetti e delle opere pubbliche realizzate.”
 
Sul piano dei lavori pubblici vede dei miglioramenti? “E’ noto a tutti, che al di là di qualche piccolo intervento infrastrutturale di manutenzione in siti localizzati del territorio e qualche azione puntuale di ordinaria gestione, le grandi opere sono ferme. Ordinaria gestione, comunque irrispettosa e irriguardosa del patrimonio infrastrutturale realizzato nel breve passato.” Ci faccia qualche esempio. “Solo per citarne qualcuno. Penso alla mancanza di manutenzione e riparazione in Piazza San Salvatore, dove un palo della pubblica illuminazione e una pianta di Ginkgo Biloba sono stati divelti da un grosso automezzo mentre faceva manovra. Oppure il manto stradale davanti all’ Ufficio Postale e alla strada adiacente che conduce sulla Raffaele Bosco. Non solo. La programmazione delle opere pubbliche è in sostanza al palo.” Si riferisce alla mancata approvazione da parte della Giunta comunale del programma triennale dei lavori pubblici? “Si, l’adozione sarebbe dovuta avvenire entro il 15 ottobre. Ma vi è di più. La totale mancanza di progettazione di nuove opere. E’ incredibile costatare come ancora ci si affidi alle progettazioni e ai programmi realizzati qualche anno fa, senza alcuna novità di rilievo. Chissà, forse le tante opere ideate in passato, dalle amministrazioni dal 2001 al 2011, hanno compreso e previsto tutto per cui non necessita l’approvazione del nuovo/corrente programma triennale dei lavori pubblici 2016/2019? Si pensi che anche nel 2005/2006 quando la Città di Vico Equense fu commissariata, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche fu approvato. Perfino il Commissario ritenne importante e necessaria per la crescita del territorio l’approvazione di uno strumento di pianificazione e programmazione delle infrastrutture.” Eppure durante la campagna elettorale sono state lanciate molte idee, come la realizzazione di parcheggi all’ingresso della città. “Quest’opera, come tutte quelle previste nel programma elettorale, non si potranno mai realizzare se non si programmano prima e si cercano/trovano le fonti di finanziamento.” Che cosa comporta questo? “Eventi di facciata e di poca rilevanza. L’adesione a programmi sovraordinati (G.A.L. - Gruppo Azione Locale “Terra Protetta”, FLAG “Approdo di Ulisse” ecc.), senza alcuna nuova proposta progettuale nel concreto. L’adesione a questi programmi, collide con le azioni concrete ovvero ogni iniziativa è in concreto irrealizzabile per l’assenza della sua previsione e programmazione nel piano triennale delle opere pubbliche che abbiamo detto non essere stato adottato nel termine previsto per legge del 15 ottobre.” Il Sindaco Andrea Buonocore ha dichiarato che l’approvazione del programma triennale delle opere pubbliche avverrà in contestuale con il bilancio preventivo. “Il prossimo bilancio di previsione sarà snello, leggero, privo della componente maggioritaria e sostanziale degli investimenti pubblici e riguarderà tutte le sfere amministrative, dove non hanno messo mano e non hanno già fatto disastri. Questo è solo un sollecito affinché si preoccupino in tempo di rimediare e approvino quanto prima un piano d’infrastrutture necessario alle esigenze del territorio, congruo con le attese di crescita che ogni cittadino auspica per la nostra città. In sintesi non si può approvare il piano come è stato erroneamente detto, in quanto non esiste un piano triennale adottato oggetto di studio, elaborazioni progettuali quindi di successiva approvazione contestuale all’approvazione del bilancio preventivo.”

1 commento:

Unknown ha detto...

Una domanda manca a quest articolo..." Cosa avresti pensato, se fossi stato Assessore?"
Sarà il nome che ti condanna in questo periodo....Monellino.