sabato 14 gennaio 2017

Asl 3, bloccati i ricoveri ordinari senza assistenza un milione di utenti

Ospedale "De Luca e Rossano" di Vico Equense
La disposizione del direttore sanitario dopo l’emergenza scattata all’ospedale di Nola Da Castellammare a Sorrento resteranno attivi solo i posti letto destinati all’urgenza

Fonte: Giuseppe Del Bello da La Repubblica Napoli

Vietato ricoverarsi, se non in pericolo di vita. Da oggi e fino a nuova comunicazione (cioè a tempo indeterminato) sono bloccati i ricoveri ordinari in tutti gli ospedali della Asl Napoli 3 Sud. Per intenderci l'Azienda sanitaria del Santa Maria della Pietà di Nola da cui è partito l'allarme posti letto. La disposizione lascia privi di assistenza, eccetto quella urgente, un bacino di utenza di oltre un milione e 200 mila abitanti. Da Nola appunto, a Castellammare col San Leonardo, fino a Torre del Greco, Boscotrecase, Vico Equense e Sorrento. L'ha firmata il direttore sanitario aziendale Luigi Caterino l'altro ieri sera. In premessa, l'oggetto: "Blocco dei ricoveri in elezione". Nel merito, le ragioni: "Particolari condizioni meteo, l'ultimo bollettino epidemiologico sull'influenza e la criticità della maggior parte dei pronti soccorso determinata dall'aumento del flusso di pazienti per patologie respiratorie". Ma quanti sono i posti letto negli otto presìdi che fanno capo alla Asl 3? Risposta vaga, sulla carta sarebbero circa 800, di fatto attivi ne risultano meno della metà. Ed è proprio la mancata corrispondenza tra situazione reale e dato ufficiale, la vera ragione di un'emergenza prevedibilissima e annunciata.
 
La verità però è venuta a galla una settimana fa dopo lo scandalo dei pazienti assistiti a terra a Nola dove, tra l'altro, si è saputo solo da qualche giorno, esiste un reparto ortopedico in ristrutturazione da anni. Immediate le reazioni all'ennesimo colpo inferto a una sanità in coma. Il primo ad alzare la voce è il M5S che, attraverso il suo capogruppo regionale Valeria Ciarambino, bolla come "surreale e gravissima la decisione ", adottata dal direttore sanitario. "Presenteremo un esposto per interruzione di pubblico servizio. De Luca rimuova il suo direttore generale Costantini". Accuse piovono anche da Forza Italia. Dice Paolo Russo, coordinatore della città metropolitana: "C'è un solo responsabile dello sfascio della sanità Campana ed é De Luca". Intanto, anche i sindacati scendono a difesa dei medici sospesi. Dalla Uil coordinata da Raffaele Tortoriello alla Cimo di cui è segretario per la Campania, Antonio De Falco: "Chiediamo che vengano reintegrati a partire da oggi". Per Raffaele Cantone, quei medici "vanno premiati. Stavano dando un servizio, malgrado la carenza di risorse. Gli ospedalieri, soprattutto quelli del pronto soccorso, si trovano a gestire situazioni di emergenza e a loro va data massima solidarietà". Da Lira Tv De Luca corregge il tiro e parla di "gratitudine e solidarietà", precisando però che ai responsabili del pronto soccorso non va attribuita "nessuna medaglia al valore ". E alla Lorenzin dice che "ha sbagliato a parlare di eroi. Ci sono gli eroi e mandate Nas e ispettori a fare controlli? I dirigenti rimossi li ho trovati, non li ho nominati io. Il responsabile sta lì da 10 anni, eredità del passato, quando la sanità era merce di scambio per la politica politicante ". Sui commissari: "Avrei potuto rimandare a loro, vista la situazione demenziale con il governatore che non è commissario". E infine sui lavori della rianimazione non completati e sul raid di due giorni fa: "Le carte sono in Procura, andremo avanti senza guardare in faccia a nessuno. Chi ha bloccato i lavori e perché, l'impresa perché chiede un milione di euro? Stiamo facendo un'operazione trasparenza".

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