martedì 31 gennaio 2017

Associazione Volontari Faito, lo sfogo su Facebook

Vico Equense - Tutti esperti di protezione civile, consigli di salvataggio imbarazzanti da gente che non sa manco montare due catene da neve. Un atteggiamento che non è piaciuto all’Associazione Volontari Faito, che in un lungo sfogo su Facebook, ha detto basta ai cosiddetti “Leoni da tastiera” che dietro al pc, al calduccio, a casa fanno gli opinionisti. “E da lì, - si legge sulla pagina facebook dell'AVF - magari dopo la seconda tazza di cioccolata, possiamo anche incominciare a ruggire la rabbia per il ritardo degli interventi , ruggire che il sistema non è capace che il sale è poco, nel mio cortile non sono venuti le scale di casa sono piene di ghiaccio... Ma è facile quando non ti ci sei mai trovato. E’ facile decidere dal calduccio di casa. Anche io bambini sono bravissimi, hanno una strada con un po' di neve, ci chiamano, dicono che c’è un mare di neve intorno e non riescono ad uscire e chiedono che gli vadano ad aprire la strada. Poi nessuno arriva e lo sa si incazza. Peccato che la gestione dell’emergenza è un’altra cosa. Peccato che quando gestisci un’emergenza non hai davanti a te un problema ma mille problemi intrecciati tra loro. Peccato che devi scegliere. E allora immedesimatevi in coloro i quali gestiscono in questo momento mille chiamate, persone senza acqua, perché è colpa tua che per 4 giorni le temperature sono state al di sotto dello zero che urlano perché la stufa a pellets non si accende e sentono freddo. Urlano perché la caldaia è rotta e non possono lavarsi...
 
Ma è mai possibile? Ma è mai possibile nel 2017? Si è possibile perché un mezzo spalaneve è poco ma due sono troppi , perché negli ultimi 50 anni su questo territorio non si è mai visto un evento di quel tipo ed è fottutamente possibile perché le nevicate, il freddo e ghiaccio non sono durati un giorno o due ma una settimana e mezza. Ma nonostante un metro di neve sopra Faito è stato sempre garantita la viabilità con catene o pneumatici invernali, perché se abiti sul Faito a 1100 metri o in zona a 500-600 mt devi essere equipaggiato nel periodo invernale perché le condizioni climatiche sono variate nel corso degli anni , e ci ritroviamo con le strade bloccate dalla neve ed i mezzi che abbiamo sono quelli e non ci possiamo fare niente se quando decidiamo di spazzare una strada, appena passa lo spalaneve, la strada si ricopre. E allora che facciamo? Di fronte alle 500 urla (richieste) cominciamo a scegliere. Abbiamo un tot di spala neve , quelli abbiamo e quelli dobbiamo gestirli. Dobbiamo scegliere. Se fai prima un frazione si lamenta l'altra se spargi poco sale te lo fanno notare se ne spargi troppo ti dicono che ne stai facendo uno spreco o che rovini le auto e le strade o che poi il sale penetra nel terreno e uccide gli alberi e la vegetazione. Ora vi chiediamo di immedesimarvi. Siete a casa, in pigiama. Sono le 21 e state vedendo il telegiornale che racconta della neve. Ma fuori voi la vedete la neve! Ma al caldo, il bambino gioca sul tappeto, voi svaccati sul divano. Il solito bicchiere di vino. La moglie che racconta la giornata e le bollette, e il 5 in inglese. E gli esami di fine anno che se non studia non li passa e... Squilla il telefono. “Preparati: tra 15 minuti passiamo e si parte”. Ora diteglielo alla moglie alla madre alla ragazza che tutto può aspettare perché state uscendo di casa. Ah a che ci siete ditele che non sapete quando tornerete. (si perché quando parti non sai quando torni!). Ditele che non esistono informazioni o discussioni adesso, alle 22,30 di sera o polemiche perché dovete temprarvi l’anima non sapendo quale situazione troverete e dovete essere pronti. In verità, vi confesso, vostra moglie capirà. Capirà perché sa che sei un volontario sa che tu cj tieni e sa che quando quel telefono squilla solo un bacio o un aiuto a trovare la maglia termica è quello che ci vuole. Poi, fatta la borsa come un automa, datele un bacio e andate via. Ora immaginatevi che siete in strada fa un freddo cane i piedi li senti appena le mani si sono fatte rosse e bruciano perché hai toccato per ore il sale e poi termini l intervento finalmente arrivi a casa vorresti farti una doccia ma l'acqua non c'è lo sai non ti lamenti ti lavi in un secchio di acqua quasi ghiacciata recuperata per l occorrenza, ti metti a letto non riesci a riposare prendi lo smartphone accendi il wifi vedi le previsioni meteo ed esclami "che cazzo domani ancora freddo e neve". E poi vai sui social e che senti che noi abbiamo ritardato l intervento che li non hai buttato il sale in quella zona non sei proprio passato ma tu lo sai che ci sei andato solo che erano le 11 di sera e in strada non c'era nessuno tutti vicino ad un camino tazza di cioccolata calda pigiama pantofole smartphone in mano., che il varco di casa è pieno di neve e ghiaccio e per legge dovrebbe pulirlo il proprietario. E poi leggi che chiunque sa come organizzare l’emergenza ed il soccorso tranne noi che l’abbiamo coordinata. E pensi. Ma qualcuno l’ha mai fatto prima di giudicare? Ma qualcuno l’ha mai lasciata sua moglie per partire? Ma qualcuno si è mai trovato a scegliere? O solo io l’ho fatto e quindi mi tocca anche questo? La verità è una: il sistema dei soccorsi è un sistema perché c’è chi spala e c’è chi gli dice dove spalare. Quando dici che il sistema non ha funzionato pensa a quando non hai ricevuto quella chiamata, e pensa a quello che l’ha ricevuta. Pensa che tu, sul divano ci stai da sette giorni, al calduccio, e qualcun altro spalava e qualcun altro sceglieva. Pensa che tu puoi giudicare e qualcun altro invece, pensa ad ora ogni giorno che i volontari hanno dato tempo salute e l'anima per far superare l emergenza Pensa a questo prima di scrivere, con le dita calde, su facebook, Pensaci perché chi spala e sparge sale con le mani le dita non riesce a muoverle dal freddo. Pensaci”

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